Roghi di rifiuti, appello dei Circoli dell’Ambiente

di Redazione

Angelo ArdenteCASAPESENNA. Il “Circolo dell’Ambiente e della Cultura Rurale” di Casapesenna, al presentarsi di queste giornate che fanno assaporare il periodo estivo, ha fatto risuonare in tutti i soci del movimento ambientale il classico problema che si pone tutti gli anni, …

… e cioè quello riguardante sia i roghi di rifiuti sparsi ovunque sul territorio dell’agro aversano, che quello riguardante i disservizi inerenti la raccolta rifiuti da parte del consorzio, che in queste ultime settimane ha fatto registrare l’accumulo di rifiuti un po’ in vari punti delle cittadine dell’agro e non, anche se sembra che la raccolta sia stata ripristinata. I soci del sodalizio fanno sapere: “Nonostante i vari sforzi compiuti dagli organi chiamati a prendere decisioni inerenti alla questione rifiuti, il problema sembra essersi risolto solo parzialmente, perché una corretta raccolta differenziata incoraggiata senza sosta, non è stata accompagnata da un corretto e sostanziale controllo, in modo tale da porre fine allo sversamento illecito di rifiuti e dei conseguenti roghi (vedi ultimamente quello che è avvenuto sulla variante riguardante il territorio di San Cipriano D’Aversa, notizia giunta dai cittadini casapennesi) in ogni luogo dell’agro aversano da parte dei soliti ‘incivili’ che caratterizzano la nostra società. Pertanto il nostro intento sia a livello locale e sia a livello dei paesi limitrofi è quello di non sparlare solo della situazione che caratterizza il territorio, invocando caso mai un aiuto mai ottenuto, ma quello di organizzarci con ordine aprendo un tavolo di lavoro con coloro i quali (cittadini e non solo) siano intenzionati a rendersi utili apportando idee e soprattutto possibili rimedi da avanzare agli organi competenti, al fine di salvaguardare l’ambiente che ci circonda”.

In merito a tale situazione è intervenuto anche il vicecoordinatore regionale del movimento ambientale, Angelo Ardente (nella foto) affermando: “Sempre più discariche abusive deturpano il paesaggio e le aree verdi del territorio dell’agro aversano e non, segno di un malcostume di singoli, che continuano ad ignorare il valore del bene comune. Eppure qualcosa sta cambiando e oggi i cittadini e associazioni non sono più complici silenziosi. Anzi si indignano e denunciano. Segno che una nuova coscienza civile sta prendendo piede. Ma il tutto non basta, perché all’indignazione e alla denuncia occorre anche apportare idee da poter mettere in campo per la salvaguardia del territorio. Quello delle discariche abusive è un malcostume da troppi anni radicato nel territorio dell’agro aversano. Si tratta di pigrizia e ignoranza ambientale propria del cittadino che scarica abusivamente, non prendendo in seria considerazione il bene comune e del territorio, che sacrificano per un tornaconto personale. Il nostro è un grido di allarme rivolto a tutti, ma soprattutto a coloro che hanno e vogliono costruire una famiglia in queste zone; assistiamo impotenti a malattie sempre più violente che ci stappano dai nostri affetti persone care, come si può pensare di risolvere il problema senza affrontarlo in tutta la sua complessità e solo a metà? Sappiamo benissimo che smaltire tutti quei rifiuti costano alle amministrazioni tanto ma è anche vero che continuare così non si può, siamo arrivati ad un punto di non ritorno, non ci possiamo permettere più di aspettare e perdere tempo, il condizionale ed il futuro non possono essere più utilizzati, dobbiamo agire subito, la nostra salute è a rischio, non lo diciamo noi ma i dati che ci vengono avanzati dagli organi preposti”.

In conclusione Ardente dichiara: “Se ci rivolgiamo a media è solo perché questa è casa nostra e la dobbiamo difendere contro chi vuole inquinarla e distruggerla, siamo sicuri che solo con l’aiuto di tutti e come detto dai soci della sez di Casapesenna cioè aprendo un tavolo di lavori, possiamo migliorare e voltare pagina, diciamo basta a solite promesse non mantenute e cominciamo a lavorare per il bene del territorio dell’agro aversano; amministrazione, opposizione, associazioni, cittadini, polizia municipale e forze dell’ordine tutti con un unico grande fine quello di riuscire a fermare il degrado in cui versano alcuni punti dell’agro aversano, mettendo in campo una serie di azioni volte ad attuare uno sviluppo sostenibile della terra in cui viviamo”.

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