Pompei: imprenditore si uccide per debiti nel Santuario

di Mena Grimaldi

 POMPEI. E’ entrato nel Santuario di Pompei, probabilmente per pregare per l’ultima volta e chiedere scusa, poi si è recato nel parcheggio e si è sparato un colpo alla testa con una pistola calibro 7.65 legalmente detenuta.

Così Arcangelo Arpino, 63 anni, originario di Vico Equense, alle 15 di giovedì, ha pensato di porre fine ai suoi problemi economici.

L’uomo, titolare di un’impresa edile, La Euro Costruzioni, ha lasciato tre lettere. Una per i familiari, un’altra in cui parla dei problemi economici e l’altra di accuse ad Equitalia. Secondo quanto emerge nelle lettere lasciate, ora all’esame dei carabinieri, l’uomo avrebbe ricevuto diverse cartelle esattoriali da Equitalia.

“E’ entrato nel santuario e aveva con se una cartellina con dei documenti”, ha dichiarato uno dei parcheggiatori. Sul posto ci sono ora i carabinieri che stanno analizzando ogni particolare dell’ennesimo dramma della crisi che si è consumato anche oggi.

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