Camorra, omicidio Villano: torna in carcere Salvatore Verde

di Redazione

Salvatore VerdeCASERTA. La squadra mobile di Caserta, nella tarda serata di lunedì, ha eseguito un decreto di fermo nei confronti di Salvatore Verde, 44 anni, di Cesa (Caserta), alias “Tore ‘a bestia”.

Secondo le indagini, coordinate dalla Dda di Napoli e supportate dalle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, Verde è gravemente indiziato di concorso nell’omicidio di Nicola Villano, detto “Zappetella”, compiuto a San Marcellino il 20 luglio 2001, e del contestuale tentato omicidio di Raffaele Della Volpe, 52enne di San Marcellino.

I due delitti, ritengono gli investigatori, si inquadravano nella frattura interna insorta con il gruppo aversano dei fratelli Della Volpe, Raffaele e Luigi, che, dopo aver fatto parte, negli anni ‘80, della Nco di Raffaele Cutolo, era confluito nel clan dei casalesi. Raffaele Della Volpe aveva assunto una posizione sempre più autonoma, rifiutandosi di versare nella cassa comune del clan i proventi delle attività estorsive gestite da suo gruppo. Da qui la decisone dei vertici dei casalesi di eliminarlo.

Infatti, il 22 luglio 2001, ad Aversa, Della Volpe rimase vittima di un attentato, quando un commando, composto, tra gli altri, da Massimo Russo, alias “Paperino”, Giuseppe Misso, “Caricalieggio”, Vincenzo Schiavone, “Petillo”, e Francesco Bianco, “Musolino”, esplose contro la sua vettura alcuni colpi d’arma da fuoco. I killer, però, si fermarono perché si accorsero che la vittima designata era in compagnia della moglie e dei figli.

Poco dopo, a San Marcellino, il gruppo di fuoco incrociò Nicola Villano, affiliato al gruppo Della Volpe, il quale si trovava presso un autolavaggio e, senza esitare, nonostante questi tentasse di rifugiarsi sotto un camion, lo assassinò con numerosi colpi di pistola e mitra kalashnikov. Salvatore Verde, che nel duplice agguato svolse il ruolo di “specchietti sta”, è ritenuto un elemento di spicco dei casalesi, con mansioni di esattore di tangenti, molto vicino all’ala facente capo a Michele Zagaria ed a quella dei “sanciprianesi” di Antonio Iovine.

Lo stesso Verde, il 30 settembre 2008, era stato arrestato per associazione mafiosa a Casapesenna, nel contesto dell’operazione “Spartacus 3” e sarebbe stato scarcerato proprio lunedì 14 maggio per decorrenza dei termini di custodia cautelare.

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