“Smettere di giocare”: attivato centro di ascolto

di Redazione

 CAIAZZO. A Palazzo Mazziotti di Caiazzo un Centro di ascolto per offrire aiuto legale e psicologico a coloro che subiscono gli effetti indesiderati e le conseguenze del gioco.

L’iniziativa è stata presentata nella sala consiliare del comune guidato dal sindaco Stefano Giaquinto alla presenza del vescovo della Diocesi Valentino Di Cerbo, degli alunni delle scuole, delle dirigenti Cecilia Cusano e Rita De Matteo, operatori del settore e amministratori dei comuni limitrofi. “Il gioco d’azzardo patologico sta crescendo sui nostri territori in modo esponenziale fino a diventare un allarme economico e soprattutto sociale – ha detto il padrone di casa, il sindaco Stefano Giaquinto – Il Centro è un servizio per tutto l’Alto Casertano per offrire ascolto e consulenza a chi è consapevole e motivato a chiedere aiuto”.

“Uno sportello per debellare un problema che è devastante – ha sostenuto l’avvocato Francesca Palma, coordinatrice dell’Ambito – Un affare di stato, se pensiamo che soltanto a Caiazzo il giro è pari a 2 milioni di euro, un circuito che va combattuto anche e soprattutto con la prevenzione”.

Per il vescovo Di Cerbo “Cristo è la vera alternativa, la cristianità è la scelta da fare”, il sindaco di Castel Campagnano Giuseppe Di Sorbo crede invece che “l’impegno sia fare squadra e un’iniziativa che vede uniti Ambito, Comuni, Scuola e Chiesa è sicuramente un punto di partenza”.

“Ci auguriamo di creare una rete di assistenza multidisciplinare – ha spiegato Leopoldo Spinosa, responsabile del Centro per la Famiglia dell’Ambito C6 con sede ad Alife, che ha anche tracciato il profilo e le fasi della carriera di un giocatore d’azzardo – contiamo di creare progetti sociali individualizzati, di approfondire il fenomeno sul territorio attraverso il mondo scolastico, di fornire una consulenza psicologica e sociale non soltanto all’individuo ma anche alla famiglia e, perché no, di diffondere semplicemente informazioni a chi le richiede, anche se non è interessato in prima persona al problema”.

“Una valida iniziativa – ha sottolineato l’assessore alle Attività Produttive Antonio Di Sorbo – che potrebbe portare alla creazione di un Osservatorio da parte degli operatori commerciali. Il ‘gioco facile’ è la spia sociale della crisi dei valori”.

“La presentazione del progetto è soltanto l’inizio, – ha concluso l’assessore alle Politiche Sociali Tommaso Sgueglia, che per primo ha creduto nel progetto traendo spunto da un articolo apparso online sul portale Caiazzorinasce – prevediamo di mettere a punto incontri nelle scuole, nelle parrocchie e con i medici di base. E’ una tassa sui poveri che provoca impoverimento culturale e che nasconde altre piaghe come la prostituzione e l’usura”.

Lo sportello sarà attivo tutti i lunedì dalle ore 15.30 alle 17.30.

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