Sel ringrazia Cella e critica Lello Ferrara

di Redazione

 AVERSA. “Ripartiamo, con coraggio e determinazione, a partire da quanti, in queste elezioni, impegnandosi direttamente o semplicemente esprimendo il proprio voto, …

… hanno messo le loro energie al servizio dell’ennesima battaglia combattuta per riportare dignità e legalità nella nostra città. Ringraziamo naturalmente Salvino Cella, che con grande dignità ha portato la bandiera del centrosinistra in un contesto oggettivamente proibitivo, riportando un risultato personale straordinario e al di là di ogni aspettativa. Così come crediamo di dover ringraziare gli elettori di Sel, partito che alla prima partecipazione alle elezioni comunali e in un contesto di generale tracollo dei partiti del centrosinistra, raccoglie mille voti eleggendo un proprio rappresentante in consiglio comunale. Il dato allarmante, che deve indurre tutti alla riflessione, è il risultato conseguito dalle liste di centro destra. Un dato totalmente in controtendenza rispetto agli scenari nazionali che racconta, ancora una volta in negativo, l’unicità dei nostri territori”.

Così i vertici cittadini di Sinistra ecologia e libertà di Aversa commentano i recenti risultati elettorali amministrativi, non risparmiando critiche a chi, come l’ex sindaco Ferrara, ha scelto invece di non partecipare alla competizione elettorale. “In questa campagna elettorale – affermano i dirigenti di Sel – abbiamo scelto il silenzio rispetto alle continue provocazioni dell’avvocato Ferrara e del suo movimento Abc. Ci saremmo però aspettati uguale sobrietà da parte di chi, colpevolmente, ha scelto anche questa volta come negli ultimi dieci anni di non sporcarsi le mani, assistendo alla finestra, o da improbabili pulpiti, all’ennesimo sacco della città. Crediamo sia arrivato il momento che chi, come l’ex sindaco degli anni ‘90, proprio ‘nuovo della politica’ non è, scelga, una volta e per tutte, di fare un passo indietro, mantenendo fede alla sua ferma intenzione, più volte manifestata sui giornali, di dedicarsi unicamente al suo lavoro. Potrebbe forse essere un buon viatico per ricostruire finalmente qualcosa a sinistra, sulle macerie che lui stesso, come tanti altri di un passato più o meno passato, ci hanno lasciato in eredità”.

Il riferimento è alle recenti affermazioni del leader di Abc e alla sua analisi dei risultati elettorali. “L’unica partita sin dall’inizio truccata – continuano i vendoliani – è stata quella giocata, rigorosamente dietro le quinte (come si confà ai politici di professione), proprio dall’avvocato Ferrara, che pubblicamente continua a criticare quelle stesse dirigenze dei partiti che per mesi ha pressato e corteggiato, cercando di ottenere la candidatura a sindaco, millantando folle e masse acclamanti per la sua venuta messianica, folle che non solo non lo hanno acclamato, come forse desiderava, ma che si sono dimostrate anche evidentemente inconsistenti, visto che il suo movimento non è riuscito neanche a mettere insieme 24 candidati per partecipare alla competizione elettorale. Come se non bastasse Democrazia e territorio, l’altro movimento civico che ha partecipato ai tavoli del centrosinistra, al quale riconosciamo almeno la dignità di averci messo la faccia in queste elezioni, non è riuscito neanche ad esprimere un proprio consigliere comunale, nonostante il pubblico gradimento più volte espresso dall’avvocato Ferrara”.

“Insomma – concludono i responsabili del partito di Vendola – un grande bluff, al quale sarebbe ora di porre fine, perché non si perda definitivamente il senso del ridicolo”.

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