I disabili aversani a Roma contro il governo Monti

di Antonio Arduino

 AVERSA. I diversamente abili di Aversa, insieme a quelli dell’intera penisola, si preparano a scendere in piazza per contestare il Governo.

A meno di stop dell’ultima ora, mercoledì 30 maggio potrebbero essere in piazza Montecitorio per dire no alla sia manovra economica del Governo che minaccia di tagliare l’assegno di accompagnamento, sia al ministro Fornero che sembra deciso a privatizzare la disabilità.

“E’ indegno colpire i più deboli. E’ indispensabile e costituzionalmente corretto rivedere le inique proposte di modifica dell’Isee che colpiscono i disabili gravi”. Facendo sue queste parole espresse dall’ufficio nazionale disabili della Cgil, dalla Federazione delle associazioni dei disabili e dalla Federazione italiana per il superamento dell’handicap, Marco Olivetti, segretario della Consulta disabili della città di Aversa si schiera contro l’ipotesi di riforma che prevederebbe una soglia di reddito Isee per prestazioni socio assistenziali che oggi sono di carattere universale e totalmente indipendenti dal reddito come gli assegni di accompagnamento. Secondo l’ipotesi espressa dal Governo per gli invalidi, aventi diritto, con reddito superiore ai 15 mila euro all’anno, l’assegno dovrebbe subire riduzioni proporzionali al reddito stesso. “Tutto ciò – ricorda Olivetti – contrasta con le assicurazioni ricevute anche da parte del Ministro Fornero circa l’intangibilità dell’indennità di accompagnamento che non sarebbe stata sottoposta ad un tetto di reddito ma concessa solo al titolo della minorazione”.

Per l’esponente della Consulta qualsiasi ipotesi di taglio allo stato sociale e alla dignità delle persone con disabilità è inaccettabile. “I tagli – afferma – vengono effettuati con la motivazione di dovere operare la riorganizzazione di tutto il sistema dello stato sociale italiano, ma è incomprensibile e inaccettabile che per farlo si parta dai più deboli continuando a tutelare le componenti più forti della società e nello stesso tempo, indebolendo cittadini già duramente colpiti dalla vita e che compiono veri e propri miracoli ogni giorno per assicurare a loro stessi e alle loro famiglie una vita dignitosa”. “Se non vi sarà una revisione dell’ipotesi, nostro malgrado, saremo costretti – conclude Olivetti – a scendere in piazza contro il Governo per dare vita ad una protesta a tempo indeterminato. Da Aversa è giù pronto un bus”.

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