Diana (Idv): “Straordinario risultato di Cella”

di Redazione

Gennaro DianaAVERSA. Alla luce dei risultati elettorali delle amministrative di Aversa, mi preme fare alcune considerazioni per chiarire bene il quadro generale di Idv e del centrosinistra.

Pur riconoscendo l’esito non entusiasmante delle liste della nostra coalizione, devo però subito sottolineare un punto: la lista civica ‘Cella Sindaco’, insieme alla lista Idv, rappresentano un unico accorpamento, in quanto vi hanno concorso iscritti, militanti e persone che orbitano nel nostro partito, la qual cosa lascia un dato di fatto inconfutabile e cioè che restiamo comunque la prima forza del centrosinistra attestandoci su oltre 2100 suffragi.

E’ chiaro, quindi, che la lista Di Pietro ha certamente visto deviati una parte di consensi sulla lista civica che portava il nome del nostro candidato sindaco, proprio in virtù di quella forza attrattiva di Salvino Cella. Ad avvalorare tutto ciò è la formazione del gruppo consiliare di Idv che sarà formato da due consiglieri in assise, caso unico di grande città in provincia per il nostro partito.

Voglio poi far presente lo straordinario risultato senza precedenti di Cella, che ha ottenuto 16 punti in più delle liste, pari a oltre 5000 voti personali e tengo a ribadire che si tratta solo ed esclusivamente di un gradimento alla persona e non come alcuni millantano, di un voto di protesta. Questo indiscusso valore aggiunto riportato da Cella deve dunque far riflettere tutti coloro che nel centrosinistra avrebbero dovuto sostenere questa candidatura in tempi ragionevoli e in netto anticipo per arrivare con liste più competitive all’appuntamento elettorale.Mi riferisco ad alcuni ‘opinionisti’ ed ‘analisti’ di mestiere, ai quali chiedo che, invece di lanciare strali e gettare fango sul centrosinistra, come mai non abbiamo messo in campo la loro faccia e non si siano messi in discussione agli occhi dell’elettorato. Sono gli stessi personaggi che, presi da rancori e frustrazioni personali, hanno affossato il centrosinistra e che sistematicamente si adoperano alla ricerca di uno spazio di visibilità ma inutilmente come nel caso di qualcuno che non è riuscito a mettere su nemmeno una lista di 24 candidati.

Infine, una breve riflessione a titolo personale. Credo che sia un dovere morale, prima che politico, per un dirigente di partito gettarsi nella mischia e mettersi in discussione. Per questa ragione, fin dall’inizio non ho esitato a candidarmi al consiglio comunale, in una campagna elettorale dove da commissario cittadino mi sono dovuto preoccupare della coalizione, del mio partito e di me stesso.

Sono fiero e orgoglioso di aver conseguito 129 voti non ‘comprati’, a differenza di alcuni candidati, ma frutto di stima e amicizia di persone che mi sono state vicine e che ringrazio.

Gennaro Diana, commissario cittadino Idv

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