Distretto sanitario di Pignataro verso la chiusura

di Redazione

Mariano Sorvillo SPARANISE. Brutte notizie per il presidio sanitario di Pignataro Maggiore che ricade del comprensorio del distretto sanitario 22 di Capua che comprende anche i comuni di Sparanise, Pignataro Maggiore, Calvi Risorta, Giano Vetusto, Rocchetta e Croce, Camigliano e Pastorano.

A meno di notizie dell’ultim’ora il 3 aprile la sede di Pignataro dovrebbe chiudere i battenti ed essere accorpata alla struttura sanitaria di Capua. La motivazione alla base delle drastica decisione presa dai vertici dell’Asl di Caserta sarebbe da addurre alla carenza di personale che causerebbe una forte diminuzione dei servizi e di fatto pregiudicherebbe la normale operatività della sede di Pignataro Maggiore.

La notizia non è stata presa bene dai sindaci del comprensorio calano che al momento fanno riferimento alla struttura pignatarese anche in considerazione del fatto che lo scorso mese di febbraio, a margine di un’importante riunione, avevano ottenuto sufficienti garanzie proprio in merito ai servizi erogati nella sede di Pignataro Maggiore. La decisione presa dai dirigenti dell’Asl creerebbe una serie di disagi che andrebbero a danneggiare circa 25.000 cittadini, tanti sono i residenti dei comuni facenti parte dell’area calena che fa riferimento alla struttura di Pignataro Maggiore, che per usufruire dei medesimi servizi saranno costretti a recarsi a Capua.

Inoltre, come se non bastasse già il danno del trasferimento in una sede più lontana, c’è anche la beffa visto lo stato di profonda crisi in cui versano i trasporti pubblici casertani gestiti dall’Acms ai cui lavoratori, che stanno vivendo una esperienza drammatica, va tutta la solidarietà, che non assicurano un servizio efficiente e puntuale a chi, purtroppo, non dispone di mezzi propri per spostarsi. Ma c’è di più: il distretto di Capua, che già copre un notevole numero di cittadini, andrebbe ad essere ulteriormente appesantito da altri 25mila utenti. Stante cosi la situazione è facile prevedere il caos che ne deriverebbe se in tempi stretti non si fa marcia indietro.

“Il problema è molto serio – ha detto il sindaco di Sparanise Mariano Sorvillo – e ritengo opportuno un coinvolgimento degli altri comuni dell’agro caleno per cercare di trovare una soluzione al trasferimento di tutti i servizi a Capua. Le istituzioni hanno il dovere di facilitare la vita dei cittadini e non di complicargliela con decisioni che seguono solo una logica di matrice aziendale. L’erogazione dei servizi pubblici deve necessariamente essere regolata da prerogative diverse che tengano presente lo stato di difficoltà che stiamo attraversando. In qualità di Sindaco intendo fare tutto quanto è nelle mie possibilità per salvaguardare gli interessi dei miei concittadini e mi auguro che anche gli altri sindaci facciano altrettanto”.

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