Esternalizzazione Tributi, comitato: “Più tasse per tutti”

di Redazione

 SANT’ARPINO. Cari Concittadini, non bastavano gli aumenti del Governo! Ora, grazie a questa scellerata Amministrazione targata Di Santo, si aggiungerà alle nostre tasche un altro balzello, che andrà a favorire i soliti noti!

Dove sarebbe, in questa grave decisione, la tutela degli interessi generali? La tutela del bene comune? Un’operazione che non ha nulla a che vedere con le reali esigenze di riorganizzazione e funzionalità del settore tributi del comune e messa in piedi esclusivamente per inconfessati e ambigui motivi.

Un’operazione, come riscontrabile dagli atti, alla quale si sono strenuamente opposti invano i Consiglieri di minoranza. Infatti, è stato impedito il Referendum comunale consultivo previsto dallo Statuto e dal regolamento del Consiglio Comunale. Hanno negato la parola ai cittadini santarpinesi su un argomento così importante, che va a toccare la carne viva della nostra comunità (le tasse).

E’ facile per tutti comprendere che questa scelta è una “esperienza negativa” portata avanti da “astuti” personaggi, i quali, senza scrupoli, pur di raggiungere gli obiettivi prefissati, non esitano nemmeno un attimo a svendere tutto ciò che è pubblico a danno degli interessi della collettività intera. Un mix di personaggi che, oggi più che mai, devono essere contrastati dalla forza unita dei cittadini per annullare i loro azione dirompente a scapito dei cittadini contribuenti. Abbiamo bisogno dell’impegno di tutti per mandare a casa la Giunta “Di Santo- Garofalo”!

Neppure di fronte a conclamati interessi generali si fermano gli attuali amministratori, intenti a smantellare tutto ciò che è servizio e funzione pubblica. I cittadini devono sapere che l’ufficio tributi, prima dell’insediamento di questa amministrazione, funzionava egregiamente ed una attenta politica di programmazione aveva consentito di mantenere la pressione fiscale su valori accettabili e non punitivi. Non è un caso che tutti i contribuenti dei comuni dell’agro aversano e di tutti i comuni a nord della provincia di Napoli pagavano tributi comunali in misura molto più alti dei cittadini contribuenti della nostra Sant’Arpino.

E tutto ciò non è accaduto per miracolo e misericordia divina, bensì è stato frutto di un lavoro del recente passato di programmazione e di contenimento della spesa. Perché questa fretta di affidare ad un privato questo servizio che ha sempre funzionato ottimamente e nonostante che una legge del dicembre 2011 lo vietasse? E tutto senza che i cittadini ne fossero informati: ci penseranno le salate cartelle esattoriali a informarli. Cartelle che, chissà per quale vantaggio, creeranno nuovi drammi per chi già non ce la fa più!

Questo affidamento è stato un vero e proprio colpo di mano a discapito della collettività santarpinese e impedendo che si tenesse un Referendum consultivo tra i cittadini per chiedere il loro parere! Non è un caso se un provvedimento di tale delicatezza fu portato in un Consiglio Comunale, convocato in orari mattutini, nonostante le proteste dei consiglieri di minoranza, e solo per limitare la partecipazione dei cittadini, per mandare in porto, in sordina, un atto scellerato, senza alcun confronto nelle rispettive commissioni di competenza, senza alcuna partecipazione, ma, come è costume ormai consolidato, di questa amministrazione, in tutta clandestinità.

Comitato “Sant’Arpino Libera@Democratica”

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