“Polveriera Psi”, dopo Delle Femine lascia anche Feola

di Redazione

Danilo FeolaSANTA MARIA CV. “Non mi riconosco più nel modus operandi del Psi locale. Qui si è fossilizzata una sorta di gerarchia elitaria che si contrappone alla cultura ed ai valori socialdemocratici; valori che mi appartengono da sempre”.

Queste le prime dichiarazioni del dimissionario consigliere Danilo Feola che, nella tarda mattinata di ieri, ha ufficializzato l’uscita dal gruppo consiliare che fa capo a Nicola Leone, per riconoscersi indipendente, fermo restando il suo sostegno alla maggioranza attuale. La decisione, non certo inaspettata, giunge a due mesi di distanza dall’abbandono della carica di segretario e membro del direttivo sammaritano da parte del padre del consigliere, Francesco Paolo, che aveva denunciato la mancanza di coerenza e linearità nei processi decisionali del suo partito.

”Nonostante appoggiassi in pieno le ragioni che hanno portato mio padre a rassegnare le dimissioni, avevo deciso di fare un passo indietro, di valutare se ci fossero ancora i margini per superare le ostilità. – ha proseguito il giovane consigliere – L’ho fatto per rispetto nei confronti dei compagni di partito e per senso di responsabilità nei confronti dell’elettorato. In seguito, tuttavia, sono stato estromesso da qualsiasi dibattito – discussione politico e amministrativo”.

Il commissario pro-tempore, Gaetano Capitelli, si è dimostrato incapace nel riequilibrare la posizione egemonica del gruppo Chirico – Leone determinando una vera emorragia di consensi tra la base del partito e la perdita di altri esponenti importanti del Psi. Due giorni prima di Feola, era stato infatti Renato Delle Femine ad uscire di scena sbattendo la porta. In questo caso Il motivo scatenante risulta essere il mancato rispetto dell’accordo, certificato da un documento approvato all’unanimità del direttivo Psi, che voleva il primo dei non eletti del partito destinatario di una carica assessorile.

Il Tar, sconfessando il primo conteggio aveva certificato che Delle Femine aveva ricevuto piu’ consensi dell’attuale assessore alla viabilità Carlo Russo. Questi non è stato mai richiamato dai vertici a rimettere il suo incarico nelle mani del partito. A tal proposito, lo stesso Feola aveva già in precedenza espresso la sua “solidarietà umana prima che politica al compagno Renato”, sottolineando come “ anche in questo caso non c’era stata alcuna consultazione comune … ”.

Mentre la barchetta Psi sta veleggiando verso l’occhio dl ciclone, da parte dei suoi skipper più o meno occulti tutto tace. Resta da valutare quale sarà il ruolo dell’indipendente Feola in seno all’eterogenea maggioranza dimuriana. “E’ troppo presto – ci tiene a precisare – per valutare eventuali progetti. Io sono sempre stato un uomo di partito e a testimoniarlo c’è la mia militanza senza soluzione di continuità nel Psi per 12 anni. Sono passato da ‘attacchino’ di manifesti elettorali, a 16 anni, a consigliere; ma sempre sotto la bandiera socialdemocratica”.

“Ciò che posso promettere – ha concluso l’ormai ex Psi – è il massimo impegno e correttezza morale nell’azione di governo sempre nel rispetto di chi ha votato e creduto in me. Inoltre, voglio ringraziare gli amici e sostenitori di sempre, per essermi stati vicini nella sofferta gestazione di questa mia scelta che, sebbene necessaria, mi riempie di amarezza”.

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