I Circoli dell’Ambiente denunciano lo scempio di Carditello

di Redazione

 SAN TAMMARO. I volontari del coordinamento Campania dei Circoli dell’Ambiente e della Cultura Rurale si sono recati al Real Sito di Carditello per constatarne da vicino la reale situazione di scempio che ancora lo caratterizza.

Il vicecoordinatore regionale Angelo Ardente, il coordinatore della provincia di Caserta Fabio Carangio e la responsabile organizzazione del movimento Marinella Laudisio hanno potuto constatare come all’esterno del sito sono stati ammucchiati alla rinfusa i materiali che erano scaricati lungo la strada che costeggia il muro di recinzione della Reggia. Tra copertoni, materiali di risulta, scarti di lavorazioni industriali ed agricoli, lo spettacolo offerto a due passi dal Real Sito è davvero desolante. Un’incuria che nel complesso rende ancor più malinconico l’aspetto di un complesso storico che ormai si avvia a diventare un rudere diroccato, visto che erbacce, vandalismo ed intemperie stanno seriamente minando la solidità delle strutture che in passato componevano il complesso.

“Il nostro sopralluogo sta a dimostrare che noi vogliamo vederci chiaro – afferma Ardente – e vogliamo che si prenda una soluzione nel più breve tempo possibile e peraltro il nostro monitoraggio del sito avvenuto oggi, ricade in concomitanza con la ‘XIV Settimana della Cultura’, dal 14 al 22 aprile; settimana indetta dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali il cui scopo è quello di valorizzare il nostro patrimonio culturale. A fronte di tale settimana chiedo perché non far rientrare anche Carditello in questo evento annuo dedicato alla valorizzazione dei patrimoni culturali? Perché non trovare una soluzione per mettere fine a questo stato di abbandono e degrado? E’ vergognoso vedere un sito di simile portata che vive nel degrado più assoluto, nonostante i vari interventi, i vari sacrifici e i vari appelli compiuti da associazioni di volontariato, amministrazione locale ecc. Carditello attualmente è una metafora della decadenza del nostro Paese e delle nostre istituzioni, incapaci di  curare e valorizzare il territorio e le sue straordinarie risorse, ma rappresenta al tempo stesso una grande opportunità da cogliere per lo sviluppo sostenibile sia del turismo che del territorio e la creazione di occupazione per i giovani date le innumerevoli bellezze che circondano le nostre zone. In conclusione per mettere fine a tutto ciò a nome l’intero movimento ambientale campano chiederemo prossimamente a Provincia, Regione e Beni Culturali di darci risposte concrete in merito a tutto ciò”.

Sulla stessa lunghezza d’onda il coordinatore provinciale Carangio: “Bisogna decidere al più presto cosa farne del Real Sito di Carditello. Occorre un intervento complesso che vada ben al di là del semplice restauro. Purtroppo il Sito sconta il fatto di trovarsi lontano da centri abitati ed in una zona difficilmente raggiungibile, tagliato fuori dai grandi eventi e dal giro turistico e culturale della Regione. Occorre quindi decidere cosa farne del Real Sito, che allo stato attuale, anche con una massiccia opera di restauro non può di certo rappresentare un grande attrattore turistico”.

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