Digestore, Tagliafierro attacca Cerreto e Del Gaudio

di Redazione

Aldo Tagliafierro MADDALONI. Mentre la sinistra, le associazioni e i comitati, con in testa i consiglieri regionali Eduardo Giordano (Idv), Lucia Esposito (Pd) e Gennaro Oliviero (Psi) hanno annunciato barricate, …

… il sindaco di Maddaloni, Antonio Cerreto, esce allo scoperto e fa capire le intenzioni del Pdl sul mega impianto di trattamento dei rifiuti umidi a Lo Uttaro. Stando alle sue dichiarazioni, che riprendono quelle del sindaco di Caserta, Pio Del Gaudio, il digestore deve essere realizzato nell’ambito della conurbazione Maddaloni, Caserta, San Nicola e San Marco. Ma il consigliere dell’IdV Aldo Tagliafierro non ci sta e attacca proprio il sindaco della sua città.

“Accusa a vanvera l’opposizione di essere pseudo ambientalista – afferma Tagliafierro –Accuse che nascono dalla improvvisazione dialettica, perché non vede l’ora di consegnare ancora una volta la città nelle mani dei forestieri, nelle mani dei suoi amici di Caserta. Quegli amici – incalza il consigliere comunale – che in passato si sono opposti al digestore, gli amici del no all’eco-mostro e adesso inspiegabilmente favorevoli, a cominciare proprio da Del Gaudio”.

Il sindaco di Maddaloni ha ricordato i trascorsi politici della sinistra su Lo Uttaro, l’opposizione del centrodestra alla discarica di Lo Uttaro e come la protesta sia stata portata avanti con coerenza dallo stesso centrodestra. “Fin troppo coerente, – continua Aldo Tagliafierro – al punto che oggi Del Gaudio dice sì al digestore, dopo aver bocciato quello dell’ex sindaco di Caserta, Petteruti, a Pozzovetere, frazione di Caserta. Nei rifiuti di Lo Uttaro il centrodestra sta consumando tutta la sua ipocrisia politica, con il primo cittadino di Maddaloni imbarazzato e sempre con l’aggettivo a portata di mano per criticare chi non la pensa come lui. E’ il simbolo della grande strumentalizzazione e delle buste dell’immondizia, che ha indossato quando è passato con Berlusconi, per dimostrare la sua sensibilità di ambientalista ai rifiuti di Bassolino. Ma rimane sempre il sindaco che ha subito l’onta della diffida del Prefetto, per non essere stato capace di assicurare la raccolta differenziata in città. Non deve mai dimenticarlo. Come non deve dimenticare che la discarica a Lo Uttaro fu creata per far fronte alla emergenza rifiuti e fu garantita da un protocollo di intesa, nel quale era stabilita la bonifica, che dovrebbe partire al più presto. Dipende dalla Regione del suo amico Caldoro.Insomma – ricorda Tagliafierro – un sito temporaneo da bonificare. Proprio come quello del Foro Boario di Maddaloni, che Cerreto conosce bene per averlo visto nascere quando era con Bassolino”.

Il sindaco Cerreto è dello stesso avviso di quello di Caserta: il mega impianto porterà solo benefici sul risparmio energetico e sulle bollette. “Forse il sindaco Cerreto – commenta Tagliafierro – ignora che Lo Uttaro è un sito di interesse nazionale per la sua pericolosità ambientale. E’ per di più è a ridosso del Policlinico. Si trova inoltre nell’area dove l’impatto ambientale si concerta soprattutto a Maddaloni, città fortemente colpita dalla presenza della Cementir, dell’Elettrodotto, della Turbogas, dei siti inquinati, delle cave sequestrate e di altra porcheria dannosa alla salute dei cittadini, di cui Cerreto è il massimo responsabile sanitario. Sono questi i motivi del no della sinistra. Un no convinto e non strumentale”.

Tagliafierro ne ha pure per il sindaco di Caserta: “Del Gaudio – dice il consigliere dell’IDv – lasci stare Lo Uttaro e Maddaloni e si faccia il suo impianto di rifiuti a Caserta. A casa sua. Non sfrutti i confini e un’area già fortemente degradata non solo dal punto di vista ambientale e la debolezza politica di Cerreto”.

E, a proposito del risparmio che i cittadini di Maddaloni potrebbero avere dal digestore, Tagliafierro punta il dito contro la politica economica dell’amministrazione Cerreto: “Parla di alleggerire le bollette dei cittadini grazie al digestore. Ma il risparmio – fa presente l’esponente dei dipietristi – deve venire da un impianto di rifiuti non nostro. Deve venire da una politica di risanamento, che si realizza con meno feste di piazza, evitando il ricorso continuo agli incarichi e parandosi dalle batoste per i mancati introiti di milioni di società che hanno creato i supermercati al posto di una strategica struttura intermodale, che doveva rilanciare il territorio”.

Al di là della polemica, il sindaco ha invitato a fare un sopralluogo a Lo Uttaro e si dice pronto a farsi appoggiare dalla sua maggioranza per costruire il digestore. “Sulla sua maggioranza, bisogna capirsi bene. – conclude Tagliafierro – Ha dato vita al mercato delle vacche in politica, per cui diventa difficile capire oggi con chi sta e chi lo sostiene. Quanto al sopralluogo, già è stato fatto per perfezionare la legge sulla chiusura delle cave e dei cementifici a Maddaloni. La legge è passata in IV Commissione regionale. Gli emendamenti, approvati, dell’onorevole Eduardo Giordano, riguardavano proprio Lo Uttaro. Niente più impianti di rifiuti nell’area, niente più ostacoli al Policlinico e niente riconversione del cementificio in inceneritore”.

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