Province: cambia la legge elettorale

di Mena Grimaldi

 ROMA. Approvato in via definitiva dal Consiglio dei Ministri il disegno di legge sulle modalità di elezione dei Consigli e dei Presidenti di Provincia.

Il nuovo provvedimento consentirà risparmi per circa 320 milioni di euro con un sistema proporzionale senza soglie di sbarramento e premi di maggioranza. Saranno, dunque, i sindaci e i consiglieri comunali ad eleggerli. Da quanto si legge nel comunicato ufficiale del Consiglio dei Ministri, le novità contenute nel ddl sono:

1. elezione contestuale del Consiglio provinciale e del suo Presidente;

2. elettorato passivo riservato ai Sindaci e consiglieri in carica al momento della presentazione delle liste e della proclamazione;

3. ciascuna candidatura alla carica di Presidente della Provincia è collegata a una lista di candidati al Consiglio provinciale;

4. i votanti possono esprimere fino a due preferenze: se decidono di esprimere la seconda preferenza, una delle due deve riguardare un candidato del Comune capoluogo o di sesso diverso da quello a cui è destinata la prima preferenza;

5. è proclamato Presidente della Provincia il candidato che ottiene il maggior numero di voti. In caso di parità si prevede il ballottaggio. In caso di ulteriore parità è eletto il più anzianod’età.

6. Le cariche di Presidente e Consigliere provinciale sono compatibili con quelle di Sindaco e Consigliere comunale. E’ però vietato il cumulo degli emolumenti.

Contrario il presidente dell’Unione province italiane (Upi) Giuseppe Castiglione, che sollecita “il Parlamento a rimediare agli errori del governo. Inoltre, i risparmi saranno effettivi solo nel 2016, quando la legge investirà tutti i turni elettorali delle Province in carica”.

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