E’ morto Giorgio Chinaglia, bandiera della Lazio

di Redazione

Giorgio ChinagliaLutto nel mondo del calcio: Giorgio Chinaglia, centravanti bandiera della Lazio, è morto domenica mattina in Florida. Aveva 65 anni.

Venerdì scorso era stato colpito da un infarto, sembrava essersi ripreso e invece non ce l’ha fatta.

Chinaglia era nato a Carrara il 24 gennaio del 1947. Si trasferì con la famiglia a Cardiff, in Galles,all’età di nove anni. La sua carriera ha inizio nello stato britannico con lo Swansea City, con cui disputa le stagioni 1964-1965 e 1965-1966. Arriva poi il trasferimento in Italia alla Massese, Serie C, e poi all’Internapoli, sempre in C, per passare infine alla Lazio (neopromossa in Serie A) nell’annata 1969-1970

Un ariete dotato di grande forza fisica e grande temperamento segnò 12 gol nel primo anno e 9 nel secondo, in coincidenza però con un’amara retrocessione in Serie B. Nella stagione 1971-1972 vince la classifica cannonieri della serie cadetta e contribuisce con i suoi 21 gol al ritorno in A. Come giocatore di B, conquista addirittura la Nazionale azzurra: esordio con gol-lampo in Bulgaria, il 21 giugno del 1972.

Nella stagione 1972-1973 la Lazio neopromossa sfiora lo scudetto. Un gruppo di grandi calciatori come Pino Wilson, Luciano Re Cecconi, Felice Pulici e Renzo Garlaschelli, del giovane Vincenzo D’Amico e di Luigi Martini, di Mario Frustalupi e Giancarlo Oddi, ma principalmente è la Lazio di Chinaglia, trascinatore. E l’anno successivo, con 24 reti, mette il suggello sulla galoppata che porta allo scudetto: fu di Chinaglia il gol della vittoria sul Foggia che consegnò il tricolore. E’ il momento migliore dela sua carriera: ai Mondiali tedeschi del 1974 parte titolare, ma i problemi con l’allenatore Ferruccio Valcareggi lo relegano in secondo piano (dopo una sostituzione Chinaglia lo manda platealmente a quel paese)

Anche nella Lazio, dopo un quarto posto (e 14 reti) e la fascia di capitano, iniziano i problemi. A poche giornate dalla fine del torneo 1975-1976, di lasciare l’Italia per andare a giocare nei New York Cosmos. Sono i Cosmos di Pelé, Franz Beckenbauer, Carlos Alberto e di Johan Cruyff.

Chinaglia fu il miglior marcatore della storia della North American Soccer League: in sette anni segnò 193 gol in 213 partite. Vinse il premio come miglior marcatore della NASL per ben 5 volte, tra il 1976 e il 1982. Fu tra i protagonisti delle quattro Soccer Bowl vinte dai Cosmos nel 1977, 1978, 1980 e 1982.

Nel 1983, ritorna in Italia, questa volta come presidente della Lazio, accolto dai tifosi come un mito. ma i fasti del passato come dirigente non vengono ripresi. Dura poco l’avventura per i problemi economici e il club retrocede in B.

Ritorna negli States occupandosi sempre di calcio (è stato coinvolto in vicende societarie di Ferencvaros, Foggia, Lanciano e di nuovo Lazio). Da questo momento in poi si susseguono anche i problemi con la giustizia italiana: viene iscritto nel registro degli indagati della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, con l’accusa di riciclaggio, con l’aggravante di aver agevolato l’attività della camorra. Nell’ottobre del 2006 il nucleo valutario della Guardia di Finanza ha richiesto una ordinanza di custodia cautelare ai danni di Chinaglia per estorsione ed aggiotaggio, nell’ambito dell’inchiesta della procura della Repubblica di Roma sulle irregolarità nella scalata alla società sportiva Lazio. A suo carico viene emesso un mandato d’arresto europeo. Nel luglio 2008 è stato colpito anche da un mandato di arresto per riciclaggio.

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