Politeia (ovvero “il vivere bene”)

di Redazione

Agostino CerulloSAN CIPRIANO. Se c’è un punto sul quale la politica, questa politica, non può più continuare a oltraggiare il mio paese è quello del rispetto delle persone, cioè dei cittadini che le hanno affidato il delicato compito di rappresentarli …

… e che ora, di qualsiasi tendenza essi siano, assistono esausti all’ennesimo triste spettacolo che essa offre.

Le vicende personali del Sindaco (al quale va tutta la mia solidarietà umana – non ci si deve mai rallegrare nel vedere un uomo sottratto alla propria famiglia e ai propri affetti!) sembrano il the end di una troppo lunga fase amministrativa (già interrotta da uno scioglimento del Consiglio Comunale nel 2008, annullato poi dal Consiglio di Stato) cui neppure la gravità e la serietà dei grandi temi sul tappeto riuscivano a porre fine. E, a voler essere onesto, non c’è nemmeno stata in questi ultimi anni una convincente ed alternativa proposta politica del centro-sinistra (o meglio del vecchio centro-sinistra). Bisogna saper ammettere i propri errori e farne tesoro!

Il Sindaco (ancora dimissionario) è un uomo che sognava la gloria ed invece si avvia al declino, non solo e non tanto per le vicende di questi giorni turbolenti ma soprattutto per il magrissimo bilancio dell’attività amministrativa sua e della sua giunta.

Ma qual è il bottino di questa lunga presenza del centro-destra sulla scena politica di San Cipriano d’Aversa? Scarso o poco più, e comunque lontano dal celebre opuscoletto elettorale, distribuito in grosse quantità, o dalle chiassose promesse fatte durante la campagna elettorale.

Ma il dato secondo me più inquietante è che ad oggi chi, tra le fila del centrodestra, potrebbe sostituire Enrico Martinelli è forse peggio. Come tutti voi anche io ho assistito al tragico balletto delle dimissioni, all’ultimo canto del cigno. Ovviamente, conoscendo i ballerini, le singole ragioni che hanno spinto ciascuno di loro a scegliere di dimettersi (o non dimettersi), sono le più disparate: c’è chi ha pensato di dimettersi, dopo essersi affrettato a prendere le debite distanze dall’ex Sindaco, perché già ritiene di lavorare ad un progetto (personale) di candidatura (con quale credibilità politica?); c’è chi pensa di essere sanamente ispirato dal bene comune per potersi spendere meglio nella prossima campagna elettorale (da brivido!); c’è al contrario chi non si è dimesso perché ritiene di essere “solidale” con il sindaco (o perché nutre chissà quale speranza nel ripristino dell’ordine “violato” dalla magistratura)… e non voglio pensare che qualche “non dimissionario” sia coraggiosamente rimasto in sella per percepire l’ultimo spicciolo di indennità. In ogni caso, ognuno con il suo personale stile, danza intorno al cadavere del Martinelli che, da questo punto di vista, è più vittima che carnefice. Insomma il sipario che sta calando su questo ridicolo spettacolino a malapena nasconde la guerra tra bande all’interno dell’ex maggioranza. Ahinoi! Non ci si dovrebbe mai improvvisare amministratori, soprattutto in una realtà come la nostra!

Ma, tornando alle cose serie, siamo giunti, ancora una volta traumaticamente, al triste epilogo ed è arrivato il momento di dire basta, di prendere fiato e di ripartire: San Cipriano d’Aversa (per chi non lo sapesse, la cittadina confinante con Casal di Principe) merita molto di meglio, merita azioni politiche decise, coraggiose ed efficaci, merita una classe politica sobria, autorevole, all’altezza dei problemi e capace di valorizzare le incredibili potenzialità di questo territorio.

Sono convinto del fatto che, nonostante lo scenario attuale a dir poco mortificante, sia ancora possibile costruire le condizioni perché San Cipriano d’Aversa diventi un paese accogliente, unito e solidale: un paese “normale” in cui affermare, senza fare sciacallaggio mediatico e/o politico, e soprattutto senza martiri né eroi, quei valori di democrazia, trasparenza e legalità, che devono rappresentare i principi cardine del nostro impegno. “Sventurata la terra che ha bisogno di eroi”, diceva Bertolt Brecht.

Realizzare la San Cipriano che vogliamo non è impossibile. Occorre però che tutti ci credano. Occorrono scelte coraggiose che premino il merito, la competenza ed una concezione moderna e nobile della politica, libera da condizionamenti di ogni tipo e da becere ambizioni personali. Insomma, come direbbe De Gasperi, è indispensabile ritornare a concepire la politica come servizio.

Ma per realizzare questo progetto di buona politica è necessario l’impegno di tutte le forze positive e di tutti gli uomini e donne che hanno a cuore le sorti di San Cipriano (e ce ne sono!!!) affinché inizino o riprendano ad occuparsi della res publica, nel tentativo doveroso di elevare culturalmente la nostra comunità e di proporre soluzioni ed opportunità al nostro territorio. Non ci si può più permettere il lusso di defilarsi perché l’indifferenza è il letto comodo della criminalità e nutre la malapolitica. Con l’ovvia ed inquietante conseguenza che un popolo non consapevole spesso sceglie cattivi amministratori.

Chiedere quindi alla politica e a questi politici più rispetto per i cittadini onesti, che anche qui sono numerosi, è più che giusto, per sperare di recuperare il senso della civiltà e della democrazia e lavorare per il progresso nostro e delle future generazioni.

Agostino Cerullo, coordinatore Partito Democratico – San Cipriano d’Aversa

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