Politica e questione morale: petizione di Generazione Futuro

di Emma Zampella

 CARINARO. Generazione Futuro appoggia l’iniziativa promossa da Futuro e Libertà: la raccolta firme a sostegno delle petizioni promosse dal partito finiano.

Come si legge dalla nota diffusa dagli esponenti della sezione di Carinaro, “la petizione ha un raggio d’azione nazionale. E’ aperta a tutti i cittadini maggiorenni e non comporta iscrizione ad alcun partito. Essarappresenta esclusivamente la manifestazione di voler cambiare un sistema, purtroppo, estremamente malato”. “E’ necessario – fanno sapere i giovani finiani – che la politica dia finalmente un segnale di pulizia ai cittadini, e che riconquisti fortemente la loro fiducia”.

L’ufficio politico di Futuro e Libertà ha deliberato di lanciare su tutto il territorio nazionale due petizioni popolari. La prima, ai sensi dell’articolo 50 della Costituzione, indirizzata ai presidenti delle Camere, sottoscrivente che sia inserita nel codice penale l’obbligatorietà della sanzione accessoria dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici in caso di condanna per reati associativi e contro la pubblica amministrazione (corruzione, concussione, peculato, malversazione, abuso, etc.).

La seconda, indirizzata ai presidenti e segretari di tutti i partiti politici, affinché si impegnino a non candidare chi abbia ricevuto condanne e ordini di custodia cautelare, chi sia stato rinviato a giudizio o condannato anche con sentenza non definitiva per uno dei predetti reati. Per poter firmare la petizione occorre recarsi presso la sezione locale del partito.

I componenti di Generazione Futuro ritengono che “è giunto il momento che ognuno di noi prenda in seria considerazione i valori che dovranno permeare d’ora in avanti nel nostro modo di fare politica e di amministrare. Fondamentale è l’onestà che è il cardine non solo del miglior modo di fare politica, ma è la giusta bussola che dovrebbe guidare il quotidiano”. Inoltre, ribadiscono “l’impegno nel promuovere un modo diverso di fare politica rispetto a quella attualmente subita”.

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