L’opposizione al sindaco: “Ma mi facci il piacere!”

di Redazione

D'AgostinoLello SardoCARINARO. Ci risiamo! Il sindaco Masi, per il tramite del suo portavoce ufficiale, Biagio Masi (suo fratello), segretario politico del Pd, cerca in modo vergognoso e ridicolo di attaccare i consiglieri di opposizione, D’Agostino e Sardo, del gruppo Rinascita per Carinaro.

Ma mi facci il piacere! Direbbe Totò.
Vediamo le accuse punto per punto.
Ampliamento cimitero. Il Sindaco ci accusa di fare polemica e non ammette, invece, che ha sbagliato tutto: il progetto mastodontico del cimitero, che è stato un vero e proprio fallimento, il modo scomposto di rispondere all’esposto-denuncia dell’imprenditore Mattiello contro la commissione di aggiudicazione della gara, la mancata consegna della documentazione alla Magistratura senza aspettare che fosse la Guardia di Finanza a ritirarla. Il sindaco, padre-padrone della casa comunale, vuole anche impedire al Gruppo Rinascita per Carinaro di prendere visione delle “risposte” fornite dai professori universitari, componenti dell’apposita commissione, circa l’aggiudicazione della gara, oggetto di denuncia, in dispregio del principio del “palazzo di vetro e della trasparenza amministrativa”.
Ma mi facci il piacere! Direbbe ancora una volta Totò.
Piano Urbanistico. E’vergognosa l’accusa rivolta al consigliere comunale Sardo dei benefici ricevuti dall’approvazione del Puc. Il consigliere Sardo è proprietario del terreno per averlo ricevuto in eredità insieme ai suoi fratelli e sua madre. Il sindaco, in tanti lo sanno, ha cercato fin dal primo momento di ostacolare e danneggiare la famiglia del consigliere comunale Sardo. I consiglieri D’Agostino-Sardo hanno contestato l’iter procedurale di adozione del piano, il sistema di perequazione previsto ed i privilegi dei “soliti noti” rispetto agli altri cittadini.
Sindaco, ci faccia il piacere! Invece di perdere tempo ad accusare, senza successo, i consiglieri del gruppo Rinascita per Carinaro, si impegni a dare una svolta al modo di amministrare il Comune, i cui pessimi risultati, dopo otto anni di amministrazione, sono sotto gli occhi di tutti.
Le responsabilità circa la trasformazione della vita politica di Carinaro in un “teatrino” sono anche dell’assessore Moretti (oramai isolato perché abbandonato dai suoi amici ed alleati) per i suoi “continui comportamenti ondivaghi”.
Ai cittadini di Carinaro, nel rispetto del voto ricevuto, rinnoviamo il nostro impegno ad essere garanti della legalità e della trasparenza della vita amministrativa del Comune.
Gruppo Rinascita per Carinaro
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