Tangentopoli dei farmaci: De Lorenzo e Poggiolini pagheranno 10 milioni

di Redazione

De Lorenzo in aulaNAPOLI. Più di cinque milioni di euro ciascuno come danno d’immagine allo Stato per lo scandalo della ‘tangentopoli dei farmaci’ degli anni ’80-’90.

E’ quanto dovranno pagare l’ex ministro della sanità Francesco De Lorenzo, e l’ex dg del servizio farmaceutico nazionale del ministero Duilio Poggiolini. Le Sezioni Unite Civili della Cassazione, infatti, hanno confermato la condanna al risarcimento inflitta dalla Corte dei Conti esattamente un anno fa, il 13 aprile 2011.

Le richieste di risarcimento erano scattate, come scrive la Cassazione nella sentenza numero 5756, dopo le sentenze penali definitive “emesse per i reati di corruzione e concussione” contestati agli imputati riferite al periodo compreso tra il 1982 e il 1992. In particolare, De Lorenzo e Poggiolini dovranno allo Stato 5.164.569 di euro – esattamente dieci miliardi delle vecchie lire – ciascuno.

Confermate le condanne ai risarcimenti per il danno di immagine disposte dalla Corte dei conti anche nei confronti dell’ex segretario del ministro Giovanni Marone, di Antonio Brenna (presidente della Cip farmaci), di Antonio Boccia, componente della Cip farmaci, Elio Guido Rondanelli (dipendente del ministero) e Pier Carlo Muzio (componente del Cip farmaci).

“Sono io – si è difeso l’ex ministro De Lorenzo – che ho avuto danni morali per certi titoli di giornali”. Nel ricorso in Cassazione sia l’ex ministro che Poggiolini avevano contestato, tra gli altri motivi, anche la giurisdizione della Corte dei Conti in materia.

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