“Pizzo delle festività”: tre arresti contro il clan Lepre

di Redazione

 NAPOLI. Gli agenti del commissariato “Dante” della polizia di Napoli hanno fermatolunedì tre elementi del clan Lepre, tra cui il capoclan, Ciro Lepre, con l’accusa di estorsione.

Oltre che nei confronti del boss cinquantenne soprannominato “’o sceriff”, la Dda del Tribunale di Napoli ha emesso un decreto di fermo anche per Gianluca Testa, detto “’o faggian”, di 33 anni, e per Roberto Domizio, di 27 anni. Al centro delle indagini le richieste di “pizzo” a commercianti e imprenditori in occasione delle festività natalizie, pasquali e per Ferragosto.

Tra le vittime del clan anche un imprenditore di nazionalità singalese, da anni residente a Napoli, titolare di alcune attività commerciali nei quartieri Sanità e Avvocata, entrambe zone sotto il controllo del clan Lepre, che veniva doppiamente taglieggiato solo perché i suoi negozi, sebbene in zone “controllate” dal clan, si trovavano in due diversi quartieri.

I poliziotti hanno accertato che la vittima, già a Natale, aveva versato a Domizio 1500 euro per i negozi della Sanità. Un importo che, però, doveva essere corrisposto anche per Pasqua e Ferragosto. Stesso trattamento anche nel quartiere Avvocata, zona sempre controllata dai Lepre, dove Gianluca Testa pretendeva, sempre in occasione delle tre festività, 900 euro da pagare in tre rate annuali, con le stesse modalità. In esecuzione dei provvedimenti emessi dal Tribunale di Napoli su richiesta della Dda i tre – che si trovavano in libertà vigilata – sono stati rintracciati dalla polizia nelle rispettive abitazioni ad eccezione di Domizio, sorpreso invece nell’abitazione della convivente.

Lepre, Testa e Domizio sono stati chiusi nel carcere di Secondigliano. Ciro Lepre è a capo dell’omonimo clan operante nella zona di Napoli a ridosso di piazza Dante e via Salvator Rosa. Elemento di spicco del clan Mariano, dalla seconda metà degli anni ’90, divenne il promotore del nuovo sodalizio criminale. Agli inizi del 2006 fu vittima di agguato camorristico durante il quale fu ferito al volto. Nel 2007 fu nuovamente arrestato per le innumerevoli inosservanze alla misura della sorveglianza speciale.

In passato esponenti del clan, tra cui familiari stretti di Lepre, sono stati arrestati e condannati per associazione a delinquere di stampo camorristico, estorsione e tentato omicidio. Gianluca Testa è considerato invece un elemento di spicco dell’organizzazione, mentre Domizio è ritenuto legato a Francesco Bara, detto “McKay”, referente per la zona Sanità del clan Lo Russo.

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