Cella: “Non sarà la città di Cosentino, Zinzi e Sagliocco”

di Antonio Arduino

Di Pietro e CellaAVERSA. Dopo avere conquistato la poltrona di sindaco nella città di Napoli con l’Italia dei Valori Antonio Di Pietro punta a fare il bis ad Aversa.

E’ quanto traspare dalle parole pronunciate con la solita enfasi dal presidente nazionale dell’Italia dei Valori che nella mattinata è intervenuto ad Aversa nella sala convegni del ristorante “La Pineta”, per dare sostegno a Salvatore (noto come Salvino) Cella, attuale consigliere provinciale, candidato sindaco del centrosinistra aversano. Presenti con Di Pietro i rappresentanti dei Sel e del Pd, i vertici dell’Idv oltre, naturalmente, i candidati presenti nelle liste civiche “Cella Sindaco” e “Futuro per Aversa”.

Una presenza importante per Cella quella del leader dell’Italia dei Valori che ha sottolineato la necessità di non disertare il voto. “I cittadini onesti, delusi come sono dalla politica – ha detto Di Pietro – non devono disertare le urne o votare per l’antipolitica, farebbero il gioco di chi ha governato fino ad oggi con i risultati che sono gli occhi di tutti”. “Non sono qui – ha poi aggiunto – per dare una spinta al mio partito ma alla coalizione che supporta Cella che va votato per due precise ragioni: è una persona onesta e non promette posti di lavoro né favori a singoli, ma intende cambiare la città. Per rivoltarne le abitudini, rilanciarne l’economia, l’occupazione, la legalità totale”. “Sono certo –ha concluso – che Cella sindaco darà spazio ai giovani anche nell’esecutivo, trasformando letteralmente il modo di fare politica e di amministrare la città”.

Passando poi al livello nazionale, dopo aver sottolineato pregi e difetti dell’azione del governo Monti, Di Pietro ha ricordato “Stiamo attraversano una fase importante, fondamentale per la vita politica della nazione che dopo Monti non dovrà tornare indietro riproponendo vecchie coalizioni con un nome nuovo, come sta facendo Casini. Il paese ha necessità di andare avanti e tutti devono impegnarsi cominciando dai politici che devono rinunciare a privilegi quali il finanziamento pubblico così come concesso fino ad oggi”. “Se finanziamento deve esserci che sia alle spese vere, quelle dimostrare e con un tetto massimo” ha concluso invitando i presenti a firmare per il referendum sul tema indetto dall’Idv.

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