Castaldo: “La destra non ha un programma per la città”

di Redazione

Antimo Castaldo AVERSA. Negli studi della Rai di Napoli si è svolto il secondo dibattito fra i candidati a sindaco del Comune di Aversa.

Per il candidato di Democrazia & Territorio Antimo Castaldo è stato un secondo round molto positivo, che “ha permesso ai cittadini di capire, in modo chiaro ed inequivocabile, quali sono i valori delle forze in campo, anche perché la destra ha dimostrato di non avere ancora un programma per questa città”. Il primo argomento toccato da Castaldo riguarda Aversa come punto di snodo fra Napoli e Caserta.

“Aversa dovrebbe fungere da cerniera fra l’area casertana e quella napoletana – ha esordito Castaldo – ma in questi dieci anni di amministrazione di centro destra è stata trasformata in periferia di Sant’Antimo e Casal di Principe. Aversa ha perso il ruolo guida del territorio. Il vero programma di discontinuità è quello di fargli recuperare il ruolo guida della conurbazione, attraverso un’urbanistica sostenibile, una mobilità dolce, lo sviluppo economico. Aversa è al centro della mobilità regionale, può attrarre quindi flussi importanti, ma li deve anche governare. Il problema è che li ha governati, in questo decennio, in malo modo. Tutti concordiamo di recuperare questa funzione guida, ma è evidente che bisogna essere capaci di cogliere le occasioni dei fondi europei e, soprattutto, preservare il territorio”.

Castaldo si è poi soffermato sui grandi contenitori dell’ex Texas e dell’Opg. “Io, sinceramente, ho poco chiaro cosa intenda fare la destra di queste due importanti aree. Noi, con grande chiarezza, lo diciamo da anni. Anche se privata, l’area Texas può diventare un polo scientifico, tecnologico e della ricerca, unitamente ad aree attrezzate a verde e parcheggi. Il polo tecnologico è uno degli esempi di finanziamenti immediati da parte dello Stato e dell’Europa. Ci vuole solo una buona amministrazione che sappia fare da cerniera tra pubblico e privato, coinvolgendo anche le due facoltà presenti in città. Sull’Opg domenica scorsa abbiamo fatto un convegno, sempre in sinergia con l’università. Per quest’area, oltre al recupero di spazi verdi e di assi viari importanti, pensiamo ad un Parco della Musica ed un Museo della Memoria, trasformandola, quindi, in volano di sviluppo turistico ed economico. Però tutto ciò deve essere affiancato da un ragionamento serio e efficace su infrastrutture e di servizi. E’ inutile parlare di recupero e sviluppo di queste aree se abbiamo una città invivibile, non ospitale e senza servizi”.

Su questo punto, infine, Castaldo ha lanciato l’affondo. “Mentre è in atto la campagna elettorale, quest’amministrazione, di cui Sagliocco è la continuità politica, continua a rilasciare in zone strategiche, le cosiddette zone G, permessi a costruire per attività di natura commerciale, uccidendo ogni ipotesi di prospettiva. La credibilità e la coerenza è questa. Io chiedo al candidato sindaco della destra di porre in campo una comune azione per far revocare questi permessi a costruire”. Da Sagliocco non c’è stata alcuna risposta.

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