“Terra di Parete”, presentazione alla biblioteca comunale

di Redazione

Raffaele VitalePARETE. Martedì 3 aprile, alle 18.30, nella biblioteca di piazza Berlinguer, a Parete, si terrà la presentazione del libro “Terra di Parete”, alla presenza del sindaco Raffaele Vitale e dei curatori dell’opera Marilena D’Angiolella e Raffaele Dell’Aversana.

Vent’anni fa, con il progetto “Albero” centotre giovani paretani lavorarono per censire e catalogare i beni culturali, archeologici o di valore artistico, per rilevare lo sviluppo urbanistico della città dal dopoguerra in poi, per riordinare l’archivio comunale e quello parrocchiale, per recuperare le tradizioni contadine anche intervistando settanta anziani di Parete.

Il libro “Terra di Parete” è un espediente per “fissare” i racconti di coloro che già venti anni fa erano anziani (si tratta di persone nate nei primi decenni del ‘900) e che rischiano di essere persi per sempre. Fino alla diffusione dei mezzi di comunicazione di massa, ed in particolare della televisione e del computer, i nonni intrattenevano i bambini di sera e nelle giornate fredde, raccontando, vicino al camino, i “cunti” della tradizione, ma anche gli episodi legati alla loro vita al fronte o al loro fidanzamento. Così si perpetuava la trasmissione di una memoria che non era necessario riprodurre per iscritto.

Oggi l’esigenza di conservare attraverso uno scritto questo patrimonio emerge fortemente se si vuole avvicinare le giovani generazioni alle radici del proprio territorio. Senza questa operazione si rischia di perdere il senso dell’abitare, dello stare insieme di tante persone nello stesso posto che è radicato nella coscienza collettiva e del quale non siamo normalmente consapevoli. Esso emerge, per esempio, quando ne siamo lontani o siamo costretti a vivere altrove. E’ proprio la permanenza della memoria collettiva che garantisce la continuità tra passato e futuro, tra la dimensione della memoria e quelladel progetto. Questo scritto non vuole alimentare semplicemente operazioni nostalgiche e si pone come lavoro in corso: può fare da base di partenza per chi voglia arricchirlo con altri contributi. Soprattutto la speranza è che queste pagine possano stimolare ulteriori e più importanti passi, come ricerche storiche accurate o l’allestimento di un luogo della memoria contadina, e perché no, di un piccolo museo archeologico.

Il volume si apre con il testo che accompagnava la mostra finale del “Progetto Albero”, intitolata “Metamorfosi di un terra”, e prosegue con la raccolta dei contenuti delle interviste. A questo materiale originario sono stati aggiunti alcuni racconti di vita vissuta e le foto della sezione “I volti di Parete”: i tratti somatici e gli sguardi dei nostri antenati che possiamo ritrovare ancora in tanti volti paretani dei nostri giorni.

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