Legalità, in campo la scuola “Stanzione”

di Redazione

 ORTA DI ATELLA. La scuola “Massimo Stanzione”, sono ormai diversi anni che, sotto la direzione della professoressa Arcangela Del Prete, porta avanti un ampio programma finalizzato alla promozione della convivenza civile e della cittadinanza attiva con progetti, laboratori, …

… partecipazione a iniziative di solidarietà e di legalità organizzate da enti e associazioni che operano nel sociale, anche in collaborazione con rappresentanti delle forze dell’ordine e delle autorità cittadine. Molti appuntamenti sono ormai tradizionali, come la visita a Montecitorio degli alunni delle classi terze effettuata nel mese di novembre, e l’incontro-seminario presso la sede scolastica, finalizzato alla promozione di stili di vita sostenibili e responsabili, che quest’anno, nel mese di dicembre, è stato affidato agli operatori dell’Associazione “L’Isola del Sorriso”. Ultimo in ordine di tempo, nei giorni 12 e 13 marzo, sempre nella sede scolastica, per il quinto anno di seguito, si è tenuto il convegno di apertura del progetto “Vivere nella Strada” anno 2012.

Durante i due giorni di lavoro, sono intervenuti, come relatori, i comandanti delle stazioni dei carabinieri di Aversa e di Orta di Atella, il dottor Emilio Lombardi, la dottoressa Rosanna Gianturco, l’avvocato Rossella Di Caro, l’avvocato Assunto Benedetto. Il progetto, promosso dal Ministero della Pubblica Istruzione e curato dall’Ufficio Scolastico Regionale della Campania, partendo dalla strada come “ambiente di vita privilegiato”, dove certi adolescenti, più che altrove, esprimono il proprio disagio, la propria ribellione verso il mondo degli adulti, pone come finalità la consapevolezza della responsabilità personale e sociale e dei comportamenti corretti sulla strada, attraverso la conoscenza e il rispetto della norma intesa come valore etico-sociale. Il progetto si svolgerà in rete con la Direzione Didattica di Orta di Atella, le scuole secondarie di I grado “A. Calcara” di Marcianise e “Rocco” di Sant’Arpino, con l’Itc “A. Gallo” di Orta di Atella, e l’Istituto d’Arte di Marcianise. La “Massimo Stanzione” sarà, anche quest’anno, “scuola polo”. Ancora altri appuntamenti seguiranno a quelli citati.

Va ricordato che proprio grazie a questo costante e proficuo impegno di formazione alla legalità e al rispetto delle regole del vivere civile, la “Stanzione” è stata tra gli istituti del casertano individuati dall’Ufficio Scolastico Provinciale per l’incontro con il ministro Profumo tenutosi mercoledì 22 febbraio, presso la Cappella Palatina della Reggia di Caserta. In questa sede, la scuola ha ricevuto un importante riconoscimento per i lavori realizzati dagli alunni e dai docenti; particolarmente apprezzata è stata la rappresentazione teatrale “Lucia e Rodrigo”, parodia musicata de “I Promessi Sposi” incentrata sul riscatto dei deboli e la punizione dei prepotenti, scritta dalla professoressa Angela Follo e realizzata in collaborazione con le docenti Speranza Mozzillo e Luisa Lorello.

Si tratta, peraltro, di un lavoro che ha già avuto riconoscimenti nazionali importanti come il premio della Rassegna nazionale “Dire giovani – dire futuro” organizzata dall’Anp (Associazione Nazionale dei Dirigenti e delle Alte Professionalità della scuola) tenutasi presso il Palazzo dei Congressi di Roma Eur.

“La scuola – ha affermato la dirigente Del Prete – continuerà ad impegnare energie e risorse per educare i suoi alunni alla cultura delle regole, ben consapevole della realtà nella quale si trova ad operare, collocata in un’area a forte rischio criminalità e di devianza minorile, dove è tragicamente facile, per un giovane, soprattutto se privo dei necessari punti di riferimento, abbandonarsi a comportamenti dannosi per sé e per gli altri o perdersi nelle maglie della delinquenza. Diverse volte la nostra stessa scuola è stata oggetto di stupide azioni vandaliche e criminali, l’ultima avvenuta nella notte tra mercoledì e giovedì scorsi, durante la quale, tra l’altro, è stato rubato anche un computer collegato a un video ingranditore per alunni ipovedenti. Questi atti, pur nella loro sconsideratezza, non sono da trascurare, in quanto espressione del disagio e della sempre più diffusa perdita di senso che affligge da troppo tempo i nostri ragazzi. Si tratta di un continuo confronto con problematiche antiche e, purtroppo, ben radicate nel territorio, che rendono la lotta difficile al punto da sembrare, talvolta, senza sbocchi concreti; tuttavia lo stimolo ad andare avanti non manca, e ciò grazie soprattutto all’incitamento positivo che ci proviene dalle istituzioni e dai tanti genitori che rappresentano la stragrande maggioranza sana e onesta della nostra cittadina”.

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