Imu, Raucci: “Minoranza faziosa”

di Redazione

Sebastiano RaucciMARCIANISE. Non viene approvata dal consiglio comunale la mozione inerente al Decreto Salva Italia, con specifico riferimento all’Introduzione dell’Imu e l’assessore ai Tributi, Sebastiano Raucci, stigmatizza il comportamento della minoranza.

Durante l’ultima assise era stata presentata una mozione con la quale si chiedeva al Sindaco ed alle forze politiche del Territorio di “abbassare l’aliquota di base di 0,3 punti percentuali per le abitazioni date in comodato d’uso ai figli, parenti ed affini di primo grado, sprovvisti di unità abitativa”.

La mozione però non è passata. E l’assessore Raucci ne chiarisce le ragioni: “Circa la possibilità di prevedere un’aliquota agevolata, ai fini Imu (o meglio Imp), per le abitazioni concesse in uso gratuito a parenti ed affini di primo grado, allo stato attuale, non è intervenuto alcun emendamento alla norma vigente teso in tal senso. Si ricorda che, affinché tale agevolazione diventi applicabile, c’è bisogno di una specifica previsione legislativa”. Eppure, secondo l’assessore Raucci, qualcosa poteva essere fatto ugualmente, se non fosse stato per l’atteggiamento assunto dalle forze di opposizione, a cui non lesina attacchi.

“Con una minoranza così cieca e faziosa non andremo da nessuna parte. – afferma il delegato – Nel corso dell’ultimo consesso, dopo il parere fornito dal dirigente di settore, chiamato a relazionare sull’effettiva applicabilità del contenuto della mozione, i consiglieri di maggioranza avevano proposto di ritirare il capo. Essendo unanime l’intento di ridurre l’aliquota Imu, tali consiglieri volevano valutare la fattibilità della proposta insieme ai tecnici ed alle opposizioni per poi, in caso affermativo, procedere alla presentazione di una mozione comune che potesse effettivamente ridurre la pressione fiscale dei nostri contribuenti. Ma l’opposizione, insistendo per la messa ai voti della proposta, ha costretto la maggioranza a dover votare contrariamente per evitare di approvare un documento che non avrebbe certamente prodotto l’esisto sperato, ovvero l’abbassamento della tassa. Abbiamo perso l’importante occasione di abbandonare il gioco politico delle parti per intraprendere un percorso comune nell’esclusivo interesse dei cittadini”.

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