Ostaggio italiano ucciso in Nigeria: l’ira di Napolitano

di Redazione

Franco LamolinaraROMA. Riunione a Palazzo Chigi dei capi dei servizi segreti e dei ministri che fanno parte del Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica (Cisr), convocato dal premier Mario Monti, dopo la morte di Franco Lamolinara, 48 anni, …

… l’ostaggio italianorimasto ucciso durante un blitz condotto in Nigeria da un commando delle unità speciali dell’esercito britannico (Sbs), insieme alle forze nigeriane, nel tentativo di liberarlo dal gruppo islamico che lo aveva rapito il maggio scorso. Nel blitz è morto anche l’altro prigioniero, il britannico Chris McManus. Entrambi sono stati uccisi dai rapitori “con un colpo ravvicinato alla testa” una volta cominciato il raid delle forze speciali. comeriporta il Daily Telegraph, che cita una fonte di sicurezza nigeriana: “Sono stati uccisi prima ancora che le Sbs entrassero nel compound”.

Ora è polemica tra le due nazioni. Secondo il governo italiano il tentativo, tragicamente fallito, è avvenuto senza che l’Italia ne fosse al corrente e Roma ha chiesto spiegazioni dettagliate sulla dinamica del blitz. Mentre, secondo fonti diplomatiche britanniche all’Independent, “gli italiani, che non avevano presenza sul terreno”, “erano stati informati dell’eventualità del blitz a Sokoto” e “concordato” che un’azione avrebbe potuto rendersi necessaria “at short notice” (con preavviso ravvicinato, ndr). “Le proteste che le cose sono andate altrimenti non sono sincere”, ha detto la fonte.

Stando a quanto riferito dall’intelligence nigeriana quando le forze dell’esercito africano insieme alle unità dell’esercito britannico specializzate in operazione anfibie (tra le 16 e le 20, secondo il Daily Telegraph) hanno fatto irruzione in un’abitazione di Sokoto, nel nord-ovest della Nigeria, Lamolinara e McManus erano già morti. Secondo, invece, “un’alta fonte dei servizi di sicurezza nigeriana”, in una ricostruzione fatta alla Ap e raccolta sempre dal Daily Telegraph sul suo blog, i due ostaggi sarebbero morti “nel fuoco incrociato” durante il blitz per liberali. Ma il portavoce di Downing Street ha invece sottolineato che i due prigionieri non sono morti nel fuoco incrociato.

Ci sarebbero state sette ore di sparatoria. Lo riferiscono testimoni all’agenzia francese France Presse. Secondo questa versione, la scambio di colpi, udito sin dalla mattinata, ha interessato una zona di Mabera, sobborgo di Sokoto – la stessa del fallito blitz -, nei pressi di un un edificio “in costruzione”. Alle 15.47 (in Nigeria c’è lo stesso fuso italiano) i media locali hanno annunciato che una casa era stata circondata a Mabera e che era in corso una sparatoria, dove era in corso una operazione contro Boko Haram, la setta fondamentalista islamica il gruppo che ha rapito i due ostaggi.

Una tesi che – se dovesse essere confermata – smentirebbe la prima ricostruzione fornita da Cameron a Monti aprendo la strada alla possibilità che gli ostaggi siano stati uccisi dai soccorritori e non dai rapitori. A confondere ulteriormente le acque, l’annuncio, in serata del presidente nigeriano Goodluck Jonathan, dell’arresto dei sequestratori responsabili dell’uccisione dei due tecnici occidentali.

Protesta il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano:”Il comportamento del governo inglese è inspiegabile per non aver consultato e informato l’Italia”. Secondo il Capo dello Stato “è necessario un chiarimento sul piano politico e diplomatico”.

“Facciamo nostra l’irritazione del governo italiano per il gravissimo episodio in Nigeria che ha visto l’uccisione dei due ostaggi tra cui il nostro concittadino Franco Lamolinara. Ovviamente aspetteremo gli esiti della verifica che il governo sta conducendo in queste ore sull’accaduto e che il Comitato parlamentare di controllo avvierà ascoltando il resoconto dei Servizi di sicurezza”,dice Emanuele Fiano, responsabile Sicurezza delPartito Democratico.”E’ fin d’ora – continua – evidente però che risulta inaccettabile la mancanza di collaborazione o quantomeno di condivisione delle informazioni tra due stati alleati, in particolar modo quando di mezzo c’è la vita di due persone. Ci auguriamo quanto prima che il governo possa ricostruire l’intera vicenda di fronte al Parlamento”.

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