Italiano ucciso in Nigeria: il giorno dell’addio

di Mena Grimaldi

 GATTINARA. Bandiere a mezz’asta sugli edifici pubblici e serrande abbassate a Gattinara per i funerali di Franco Lamolinara, l’ingegnere 48enne ucciso nel fallito blitz in Nigeria.

Le esequie solenni saranno concelebrate dall’arcivescovo di Vercelli, monsignor Enrico Masseroni. Dalla camera ardente si muoverà il corteo funebre fino alla chiesa di San Pietro dove si svolgeranno i funerali. Presente anche il ministro degli Esteri, Giulio Terzi che, in una lettera al Corriere della Sera, ha affermato che in merito alla vicenda “riferirà in Parlamento”.

Nella lettera Terzi spiega che la “complessità” delle vicende internazionali sta “portando fraintendimenti e spunti polemici” sull’attività della Farnesina che non aiutano a risolvere le crisi. “Ritengo importante dimostrare il senso di unità nella nostra politica estera”, ha aggiunto.

Nel pomeriggio di domenica, a Gattinara era arrivato anche il presidente del Consiglio, Mario Monti, che ha voluto rendere omaggio alla salma e porgere le condoglianze alla vedova Anna, e ai figli Mattia e Nicole. Secondo l’autopsia, Franco Lamolinara è stato ucciso da un colpo di arma da fuoco sparato alla testa, a distanza ravvicinata, ma non a bruciapelo.

L’ingegnere è stato colpito anche da altre tre pallottole che lo hanno raggiunto in altre parti del corpo. Nel blitz delle teste di cuoio inglesi in Nigeria, per liberare gli ostaggi sequestrati il 12 maggio 2011 a Birkin Kebin, è rimasto ucciso anche un collega inglese di Lamolinara, Chris McManus.

Sulla questione si è espresso anche il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ha espresso il suo stupore per come è stata gestita a vicenda. Il capo dello Stato ha definito “inspiegabile” il comportamento del governo inglese “che non ha informato e consultato l’Italia rispetto a una azione di forza che poteva fare”. Napolitano, ha detto che “è necessario un chiarimento sul piano politico e diplomatico”.

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