Incidente al centro procreazione assistita: 94 embrioni distrutti

di Redazione

 ROMA. A causa di un incidente all’impianto di azoto liquido che alimenta il servizio di criobiologia per la crioconservazione di materiale biologico nel centro di Procreazione medicalmente assistita dell’ospedale San Filippo Neri di Roma “sono andati perduti 94 embrioni, 130 ovociti e 5 campioni di liquido seminale”.

La notizia arriva direttamente dall’ospedale romano posto nella zona nord della capitale. Il ministro della Salute, Renato Balduzzi, ha chiesto chiarimenti e ordinato un’ispezione per il 3 aprile, mentre il direttore generale dell’azienda ospedaliera, Domenico Alessio, ha presentato un esposto alla Procura di Roma. Le coppie danneggiate sono circa 40 e molte hanno manifestato l’intenzione di intraprendere vie legali per essere risarcite.

L’incidente, spiega la direzione generale del San Filippo Neri, è avvenuto martedì scorso quando c’è stato “un innalzamento della temperatura con azzeramento del livello di azoto, lo svuotamento del serbatoio. Dopo i primi accertamenti la struttura responsabile del Centro di Procreazione medicalmente assistita ha avviato le procedure per informare le persone interessate assistite dal Centro”.

Il ministro Balduzzi ha chiesto un’immediata relazione al Centro Nazionale Trapianti, che ha disposto un’ispezione che avrà luogo nella giornata di martedì 3 aprile. Chiesto anche un rapporto dettagliato al Dipartimento della sanità pubblica e dell’innovazione. Nel corso della mattinata di sabato, il ministro ha avuto un colloquio con il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, che, anche da parte sua, ha disposto un invio di ispettori. Il ministero precisa che sono state applicate tutte le norme in vigore nel caso di evento avverso grave.

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