Berlusconi “conferma” Alfano e lancia il nuovo inno del Pdl

di Antonio Taglialatela

Berlusconi e AlfanoMILANO. Silvio Berlusconi rassicura: Angelino Alfano è il suo successore e il Pdl è compatto, anche se potrebbe cambiare nome.

Sul piano delle riforme istituzionali non si esclude una trattativa con Pd e Terzo Polo. Questi i punti trattati dall’ex premier al congresso cittadino del Pdl di Milano, tenutosi sabato mattina. “Non siamo un partito di plastica. – dice il Cavaliere – Siamo fortemente radicati tra la gente e abbiamo davanti un grande futuro. Siamo un partito che non sarà possibile cancellare dal panorama politico italiano”. Quindi, ribatte alla proposta di Giuliano Ferrara di fondare un altro partito: “Saremmo matti. ‘Tutti insieme per l’Italia’ è una bellissima idea di Ferrara. Io non ho partecipato”. Poi chiarisce di aver sentito il giornalista al telefono e avergli detto che “di tutto c’è bisogno tranne che di un altro partito”.

Gli unici dubbi riguardano il nome. Berlusconi ammette che potrebbe essere cambiato perché “Popolo della libertà” tende a diventare un acronimo, Pdl. Poi perché “al sud ci si mette anche l’articolo ‘la’, diventa ‘la Pdl’ e ci è sembrato che non commuova”, sottolinea.L’ipotesi viene confermata da Gianfranco Rotondi, che si lascia sfuggire anche un’anticipazione: “Come si chiamerà? Penso ‘Italia e Libertà’”.

“Gente della Libertà”

Berlusconi inoltre smentisce che nei giorni scorsi, a Bruxelles, al’’uscita dalla riunione del Ppe, abbia espresso dubbi sulle capacità di Alfano (“Gli vogliamo tutti bene, però gli manca il quid… Soprattutto gli manca la storia. Ma io lo sostengo, poi vedremo…”, la frase incriminata). Da Milano, invece, Berlusconi precisa: “È bravissimo. Si mangia a colazione, pranzo e cena, tutti i segretari che sono in campo”. Anche iniziando a parlare l’ex premier aveva precisato che il suo non sarebbe stato un intervento politico “ma un saluto perché abbiamo un grande segretario delegato agli interventi politici e a segnare la linea”. Per fugare ogni dubbio, Berlusconi fa infine proiettare il suo intervento con i giornalisti a Bruxelles per dimostrare di non avere “mai detto nulla” su Alfano.

Il vertice di Milano è stato occasione per ribadire che “l’Italia è un paese ingovernabile” e che la decisione di fare un passo indietro è stata presa sperando che con un governo tecnico “si possa discutere con l’opposizione di una modifica dell’architettura istituzionale”. E qui Berlusconi precisa ancora che “su questi temi la trattativa sarà condotta da Alfano”.

Intanto, viene reso pubblico il nuovo inno del Pdl, “Gente della Libertà”, scritto direttamente da Berlusconi con l’assistenza di Mariarosaria Rossi, la deputata azzurra nonché “crescentina” (grande organizzatore delle feste del Cav al castello di Torcrescenza), e Danilo Mariani. Il video, caricato su Youtube, mescola note e immagini dell’ex premier su parole come “Gente che ama la gente, che non prova invidia, che odiare non sa. Gente che non ha rancore, che ha come valore la tua libertà…”.

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