Ranieri: “E’ il goal che ci manca”

di Redazione

RanieriL’Inter più in difficoltà della sua storia si accinge ad affrontare il Catania con la consapevolezza di dover far bene.

Claudio Ranieri, che grazie alla fiducia del suo presidente e di parte della sua squadra siede ancora in panchina, ha preso parte alla classica conferenza stampa della vigilia presentando un’analisi lucida di chi sa che qualcosa non sta funzionando: “Di solito l’acqua va al mare, noi in questo momento l’acqua non riusciamo a mandarla dove vogliamo. Noi stiamo cercando di fare di tutto, però poi non si vedono i frutti. Ma noi perseveriamo, lavoriamo e non ci arrendiamo. Domani i ragazzi devono giocare senza pensare a quello che ci portiamo dietro. La vittoria è una medicina troppo importante. Il problema in questo momento è trovare il gol e mettere attenzione nella fase difensiva”. A San Siro ci sarà il Catania nel posticipo della domenica delle 20.45: “Il Catania gioca con entusiasmo, si è tirata fuori dalle sabbiemobili. Ha buoni giocatori che ripartono in contropiede. Dobbiamo stare molto attenti”.

Quale deve essere il modulo tattico della svolta: “Le sette vittorie di fila non sono arrivate per il 4-4-2. Quello era un 4-4-2 mascherano, c’erano Alvarez o Coutinho che interpretavano bene i movimenti. Non è il sistema di gioco che ti fa giocare meglio o peggio ma sono i giocatori che hai a disposizione. Si deve trovare il punto giusto di questa squadra”.

Problema Sneijder?: “Non dire che sia definibile “problema”. Il ragazzo non sta nel suo anno migliore. Ha avuto diversi problemi. Quando ha fatto bene l’ho evidenziato, il problema c’è e va gestito in una certa maniera”.

Ranieri può contare sulla fiducia di Cambiasso, di capitan Zanetti e del presidente Massimo Moratti, fattore che il tecnico ritiene fondamentale: “Hanno capito che i problemi si devono superare tutti insieme. I problemi ci sono altrimenti non sarei arrivato e non sarebbe stato esonerato un allenatore prima di me. La situazione non è bella, ma è sicuramente migliore di quando sono arrivato. Siamo vogliosi di cambiare questa situazione. Tutti. Anche il pubblico è con noi, ho sentito qualche fischio, ma anche nell’ultima gara per 89 minuti sono stati con noi. Poi, però, alla fine è giusto che i tifosi si esprimano e dicano se è piaciuta o no la partita. Domani sarà molto importante, per i ragazzi anche sotto l’aspetto caratteriale”.

Per chi ritiene ci sia bisogno di una formazione che corra di più e che sia più giovane: “Quando faccio la formazione non guardo la data di nascita. Metto tutti, sia i più esperti che i giovani, ma soprattutto vedo gli allenamenti. E faccio la squadra cercando di creare problemi alla squadra avversaria. Abbiamo 11 vittorie e 11 sconfitte. Credo che le 11 sconfitte non le meritiamo tutte. Domani dovremo saper reagire con orgoglio e determinazione, ma anche con sangue freddo. E’ giusto mettere chi ha gamba, così come è giusto inserire giocatori che sanno stare in una situazione del genere”.

Come vive Ranieri la partita di domani?: “Non la vivo come un ‘dentro o fuori perché ho la piena fiducia della società. Sono determinato a fare bene. La squadra deve essere libera da ogni pressione psicologica. Quando sono arrivato la situazione era molto più critica, eravamo con le spalle al muro. Ma io ero positivo e determinato, lo sono ora come allora”. L’Inter non riesce a segnare. Perché?: “La poca determinazione, un pizzico di sfortuna e la serenità che dobbiamo ritrovare”.

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
RedazioneWhatsappWhatsApp
Condividi con un amico