Tarsu, l’ex opposizione: “Ma la Mirabella paga?”

di Gennaro Pacilio

 GRICIGNANO. La questione dei tributi comunali Tarsu, evasi o pagati in misura non conforme al regolamento già approvato dalla vecchia amministrazione comunale, ha indotto la società di gestione “Publiservizi” a inondare le case di gricignanesi di bollette con intimazione a pagare a partire dall’anno 2006.

A parte la palese prescrizione del tributo riferito all’anno 2006 ci sono comunque ben 5 anni per i quali molti cittadini sono morosi per aver pagato la Tarsu in misura minore rispetto ai metri quadrati della loro proprietà. Di chi la colpa di tutto questo? Ai cittadini la risposta. A questo punto, sarebbe opportuno chiarire se tali bollette siano state recapitate anche alla società che ha curato l’insediamento dell’Us Navy sul territorio comunale, così come richiamato nella sentenza del Tar Lazio che ha prorogato l’attività commissariale di ulteriori sei mesi che, di fatto, ha causato il rinvio delle elezioni comunali che si sarebbero dovute svolgere a maggio 2012. In quella sentenza, infatti, si parla di un “accordo dilatorio al tempo intercorso tra la società concessionaria del servizio di accertamento e riscossione dei tributi e una società di costruzioni di Gricignano, debitrice di somme il cui esatto ammontare è in corso di accertamento”.

Ebbene, così come sono state accertate le somme dovute dai cittadini, si spera che anche quelle dovute da questa società siano state accertate e, aggiungiamo, riscosse. A tal proposito, ci giunge da parte del gruppo di opposizione dell’allora maggioranza una lettera inviata all’Ufficio Ragioneria, al segretario comunale, al sindaco e all’assessore alle finanze in cui chiedevano di conoscere per iscritto “se l’insediamento Us Navy e la società Mirabella Spa elargiscono all’Ente le somme inerenti i tributi Ici, Tarsu, Acqua potabile e reflua; se gli stessi tributi sono stati elargiti dai predetti nell’ultimo quinquennio. Inoltre, chiedono di conoscere per iscritto l’ammontare delle somme dovute o pagate per singola voce durante il predetto quinquennio”.

La richiesta, che non ha maiottenuto risposta,è datata maggio 2010 e assunta al protocollo del comune con il numero 2568. Firmata dai consiglieri di opposizione Antimo Verde, Luigi Diretto, Giuseppe Barbato, Andrea D’Angelo. Manca la firma dell’altro consigliere di opposizione Andrea Moretti.

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