Usa, Holder: “Diritto di uccidere cittadini affiliati ad Al Qaeda”

di Redazione

Eric HolderWASHINGTON. Il governo americano rivendica il diritto di uccidere senza processo un cittadino degli Stati Uniti che sia affiliato a un’organizzazione terroristica come Al Qaeda.

Ciò nel caso di minaccia imminente di attacco violento contro gli Stati Uniti e cattura impossibile o difficilmente praticabile. A dirlo è il ministro della giustizia americano, Eric Holder, in risposta ufficiale alle critiche dei gruppi per la difesa dei diritti civili dopo l’uccisione dell’esponente quaedista Anwar al-Awlaki, americano di nascita. Un episodio avvenuto cinque mesi fa, in Yemen, con un razzo lanciato da un drone.

“Qualunque decisione di usare la forza letale contro un cittadino degli Stati Uniti, anche qualcuno che abbia intenzione di assassinare americani e sia diventato leader operativo di al Qaida in terra straniera, è tra le più gravi che i responsabili governativi possano dover affrontare”, ha affermato Holder in un discorso alla Northwestern University School of Law di Chicago. In casi di questo tipo, ha detto il ministro, non è necessaria l’approvazione di un tribunale, perché “il presidente può usare la forza all’estero contro un alto esponente operativo di una organizzazione terrorista straniera con cui gli Stati Uniti sono in guerra”.

“Purtroppo, la realtà è che la nostra nazione continuerà a far fronte a minacce terroriste che a volte hanno origine da nostri concittadini”, ha affermato ancora Holder, secondo cui “quando questi individui prendono le armi contro gli Usa e si uniscono ad al Qaeda nel preparare attacchi per uccidere americani ci può essere solo una risposta realistica e appropriata. Dobbiamo intraprendere passi per fermarli, in piena conformità con la Costituzione. – ha concluso il ministro – In questa ora di pericolo, non possiamo certo permetterci di aspettare fino a quando i progetti mortali vengono concretizzati. E non lo faremo”.

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