Mignano, 60° Anniversario della tragedia di Cannavinelle

di Redazione

 MIGNANO. Sono stati diversi i momenti di commozione durante la commemorazione svoltasi nella giornata di domenica 25 marzo, a sessant’anni dalla tragedia di Cannavinelle.

A rinnovare il cordoglio per la più grande sciagura sul lavoro del secondo dopoguerra, una manifestazione fortemente voluta dal Comune di Mignano Montelungo, impegnato in queste settimane nel richiamare l’attenzione dei media e dei cittadini sul ricordo delle 42 vittime di quel 25 marzo 1952 e sull’importanza del tema della sicurezza sul lavoro.

Il primo cittadino di Mignano, Antonio Verdone, impeccabile padrone di casa in ogni momento della celebrazione, che si è svolta tra il monumento ai caduti di Cannavinelle sulla Casilina e il Palazzo Municipale, ha trovato il tempo per dialogare e far sentire la propria partecipazione a tutti i familiari delle vittime, giunti a Mignano Monte Lungo dai comuni che contarono perdite nell’incidente, tra cui Trivento (Campobasso) e San Vincenzo Valle Roveto (L’Aquila).

Nel suo discorso commemorativo il sindaco Antonio Verdone ha saputo sottolineare il valore della memoria come importante stimolo per il futuro: l’Anniversario è stato un’occasione per ricordare quindi, ma anche un prezioso momento di riflessione sulle morti bianche e la sicurezza sul lavoro, un tema ancora troppo attuale. Ha partecipato al convegno, portando i saluti di Stefano Caldoro, Presidente della Regione Campania, anche il Presidente del Consiglio Regionale, Paolo Romano, che nel suo intervento ha ribadito l’attenzione per il tema della sicurezza sui luoghi di lavoro, ricordando quanto fatto dal proprio Ente e rinnovando l’impegno per il futuro, soprattutto in ottica di cultura della prevenzione.

Erano presenti al tavolo dei relatori anche il presidente del Consiglio Regionale del Molise On. Mario Pietracupa, il presidente Nazione della Federazione Maestri del Lavoro, Amilcare Brugni, e l’ingegner Giovanni Topo in rappresentanza di Enel. Sono poi intervenuti il viceprefetto di Caserta, Mauro Graziano, il professor Giacomo De Luca, autore con Andrea Fontaine del libro “Galleria della morte” stampato dal Comune di Mignano per l’Anniversario. Presenti infine i rappresentanti delle sigle sindacali Uil, Cisl e Cgil, i consiglieri regionali Campania Gennaro Oliviero e Nicola Caputo, e Giovanni Mancino, Assessore Provinciale all’Urbanistica e piani territoriali.

Imponente anche la partecipazione di Sindaci e Gonfaloni dei comuni limitrofi. Tutti i discorsi hanno voluto sottolineare l’impegno reciproco da parte di Enti pubblici e imprese nel tutelare con instancabile attenzione la sicurezza dei lavoratori sul posto di lavoro, punto fermo da cui partire per arginare una piaga le cui statistiche restano allarmanti. Tra i momenti più toccanti della Commemorazione, un corteo di gigli bianchi, prima della deposizione di una corona al Monumento ai Martiri di Cannavinelle e lo svelamento della lapide a ricordo. Una seconda lapide è stata poi inaugurata nell’atrio del comune di Mignano, in ricordo di questo speciale Anniversario.

Molto apprezzato anche il libro storico dedicato a Cannavinelle, “Galleria della Morte”, distribuito gratuitamente a tutti i partecipanti, che sancisce il primo passo per un’attività di recupero e raccolta delle fonti relative all’incidente, e che potrebbe nei prossimi mesi proseguire con la realizzazione di un documentario, in collaborazione tra il Comune di Mignano, Enel e Maestri del Lavoro. L’obiettivo, citando il discorso del Sindaco Antonio Verdone è quello di “tenere alto il valore della memoria di quanti sono caduti sul lavoro per un futuro di prosperità per le famiglie e la collettività”.

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