Pista atletica, Palumbo: “La quota è una tantum annuale”

di Redazione

Sporting Village CesaCESA. Sulla richiesta di chiarimento inerente l’utilizzo della pista di atletica, avanzata dal Pdl all’assessorato allo sport che, a sua volta, l’ha girata direttamente alla società che gestisce l’impianto sportivo di via Matteotti, interviene il dottor Luigi Palumbo, responsabile dello “Sporting Village Cesa”.

“Conosco il coordinatore cittadino del Pdl, Bortone, e sono certo che la sua non è polemica politica ma solo un semplice richiesta di comprensibilità della proposta”, afferma Palumbo, che poi spiega: “La quota di iscrizione e fruizione dell’impianto non è da considerarsi un abbonamento ma è una tantum annuale, dal momento che l’utilizzo è gratuito come stabilito dall’articolo 6 del regolamento. L’istituzione di tale quota è nata dalla volontà della nostra direzione di offrire un servizio serio, di qualità e di professionalità. Difatti, la quota comprende l’assicurazione per infortuni atleti e una polizza assicurativa contro terzi, nell’eventualità che i tesserati fossero accompagnati da amici o parenti. Il tesseramento garantisce il controllo di chi entra e di chi esce dalla struttura a vantaggio della sicurezza soprattutto dei minori che frequentano l’impianto, sorveglia sull’intrusione di individui estranei che potrebbero importunare la privacy degli utenti. Inoltre,protegge l’impianto sia da eventuali atti vandalici sia da rapina o da molestie da parte di malintenzionati”.

“La quota, – spiega ancora Palumbo – tra l’altro davvero esigua per meno di un centesimo al giorno, è articolata in un tariffario flessibile nel quale vengono considerate 4 diverse modalità di fruizione della pista, proprio per andare incontro alle esigenze degli utenti: 30 euro annuali, 20 euro semestrali, 12 euro trimestrali e 5 euro mensili”.

Palumbo sositene come sia “evidente che le condizioni illustrate sono tali non per allontanare gli sportivi o per lucrare, ma per operare a vantaggio delle persone, e sono utili a preservare una struttura pubblica di proprietà comunale, affinché non diventi terra di nessuno ma che sia un bene di tutti. Del resto, a ben vedere, nelle strutture pubbliche è prevista la quota assicurativa da parte dell’utente, come avviene ad esempio nelle scuole di ogni ordine e grado”.

Nella struttura, sottolinea il responsabile del centro sportivo, verranno offerti anche altri servizi come: eventi a tema, ad esempio la corretta alimentazione dello sportivo, l’igiene e profilassi nello sport, attività motoria per la terza età, l’apertura della pista per un numero complessivo di 10 ore giornaliere e 7 giorni su 7”. Insomma, “è chiaro – conclude Palumbo – che per fare qualità è necessario l’impegno minimo di tutti”.

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