CASERTA. E scaduto da diversi giorni il termine di 30 giorni previsto dalla Statuto comunale per rispondere alle richieste di intervento dellAmministrazione comunale sulla vicenda dello stoccaggio di rifiuti a Lo Uttaro contenute nella petizione popolare sottoscritta da circa mille cittadini casertani, …
… preoccupati delle conseguenze per lambiente e per la salute che un nuovo impianto di stoccaggio di rifiuti (anche pericolosi) può determinare in unarea già devastata ed oggetto di un intervento di caratterizzazione finalizzato alla bonifica. Nessuna risposta né dal sindaco Del Gaudio, a cui i cittadini avevano chiesto lemanazione di un provvedimento che impedisse lattivazione dellimpianto, né dal presidente del Consiglio comunale, che avrebbe dovuto inserire largomento allordine del giorno di unapposita riunione del consiglio. Per questo motivo i Comitati e le Associazioni promotrici della petizione (Com.E.R., Legambiente, OsservAzione e LiberaMente) hanno deciso di presentare una diffida al sindaco di Caserta affinché provveda entro 10 giorni ad adempiere agli obblighi previsti dallo Statuto Comunale. Altrimenti minacciano il ricorso alla magistratura.
Nel frattempo, giovedì 15 marzo è prevista ludienza presso il Tar Lazio, nel corso della quale i giudici amministrativi saranno chiamati a decidere, a seguito dei ricorsi presentati dai cittadini della zona di Lo Uttaro (rappresentati dallavvocato Luigi Adinolfi), dal Comune di San Marco Evangelista (rappresentato dallo stesso avvocato Adinolfi) e dai Comuni di Caserta, San Nicola la Strada e Maddaloni (rappresentati dallavvocato Labriola), in merito alla legittimità delautorizzazione regionale al sito di stoccaggio.
Ma, al di là dellesito della vicenda giudiziaria, che ovviamente ci si augura favorevole ma che potrebbe richiedere ancora tempo, riteniamonecessario che lamministrazione si esprima subito, con atti concreti contro lattivazione del sito di stoccaggio negando, ad esempio, il decreto di classificazione di industria insalubre. Le motivazioni sono evidenti a tutta la cittadinanza e sono alla base del Piano regionale di bonifica.