Elezioni, Cantiello propone una coalizione civica ampia

di Redazione

Salvatore Cantiello CASAL DI PRINCIPE. Le elezioni amministrative per un paese, per i partiti, i comitati civici, le associazioni cattoliche e socio-culturali, devono rappresentare il momento della riflessione, dell’incontro e del dibattito per rivedere le attività svolte, …

… gli impegni assunti e preparare contesti, dimensioni e prospettive sempre più aderenti all’ideale politico ed alla realtà sociale. Queste elezioni a Casal di Principe arrivano quanto mai opportune: è infatti l’occasione per una riflessione politica, una ripresa operativa che deve di necessità far sospendere il ruolo dei partiti e sviluppare una riorganizzazione delle coalizioni dell’associazionismo e dei comitati civici e di quant’altro concorre allo sviluppo ed alla crescita del paese sotto il profilo etico e strutturale.

La politica a Casale ha bisogno di rinnovarsi negli obiettivi, nei metodi, ed ha bisogno di anteporre il sociale al personale. Urge rinunciare all’arroganza, al personalismo, ai giochi per il potere ed alle clientele, per praticare una linea politica più attenta ai bisogni del territorio. E’ necessaria una progettualità organica che investa gli ambiti ed i livelli dell’intero territorio per attuare provvedimenti specifici per lo sviluppo, il lavoro, la crescita sociale e culturale del territorio con particolare riguardo al risanamento urbano ed ambientale.

Occorre il coraggio, la capacità ed il sostegno dei vertici istituzionali statali per iniziare un nuovo percorso all’insegna della legalità e della trasparenza pianificando il territorio con uno specifico strumento urbanistico Puc al fine di far emergere e recuperare a sanatoria edilizia giurisprudenziale l’esistente per mettere un punto e dare inizio al nuovo.

E’ utile dialogare con i partiti politici per ricevere contributi. I valori dell’onestà, della giustizia e della solidarietà, a volte offuscati da una ricerca del potere, funzionale al solo specifico proprio interesse, devono essere ripresi e devono essere fortemente condizionanti nella gestione del Comune. La gente vuole vivere una vita civile in un paese pulito, sicuro, confortevole e strutturalmente attrezzato. Occorre operare profonde trasformazioni nei comportamenti e negli atteggiamenti di ciascuno di noi, in particolare per chi si propone di gestire e amministrare la cosa pubblica.

Tra i criteri indicati in un documento del Consiglio permanente della Cei, nel quale i vescovi invitano l’elettore cattolico ad usare, prima di decidere per chi votare, alcuni criteri di discernimento fra programmi ed uomini, ribadendo la necessità della coerenza tra una scelta politica e la fede, spicca come fondamentale quello della solidarietà, tra le persone, i corpi sociali, e l’iniziativa economica nel senso di mantenere uno stato sociale attento ai bisogni di quei cittadini che più si trovano in difficoltà. Nel programma di una coalizione politica questo criterio della solidarietà verso le fasce più deboli deve occupare uno spazio adeguato.

Fatto il programma si passa alla scelta del candidato migliore (non interessa uomo-donna, interessa la capacità gestionale) e in questa ottica il migliore (che non è mai solo ma sostenuto da una coalizione rappresentativa) è chi dà più garanzie di realizzazione e, a mio personale avviso, tra i nomi che circolano il più accreditato, se svincolato dal partito e a capo di una coalizione civica ampia con programma e giunta definiti potrebbe essere anche Renato Natale, per esperienza, serietà obiettività e anche decisionismo, ma anche altri ve ne sono. Il non voto e le candidature di personalità esterne non sono condivisibili. Solo una politica seria, visibilee duratura conquista il paese restituendogli dignità e decoro.

avvocato Salvatore Cantiello

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