Le camelie di Terra di Lavoro: conclusione kermesse capuana

di Redazione

 CAPUA. “Partiamo dalla bellezza, e dalla vigoria nel rinnovamento che la camelia c’insegna, per rilanciare la nostra provincia”.

Questo l’invito dei relatori che, al comune di Capua, hanno animato il dibattito conclusivo della kermesse dedicata al fiore asiatico più casertano d’Europa. Un fine settimana nel segno della camelia quello organizzato, per il secondo anno consecutivo, dal Museo d’Arte Contemporanea (Mac) di Capua e dall’Associazione Culturale GeoArte con il patrocinio del Comune di Capua.

Apprezzato dal pubblico il programma messo a punto dal direttore artistico del Mac Luigi Brandi e dal presidente della GeoArte Fulvio Massa, tra esposizioni d’arte contemporanea a cura degli artisti del Mac, e stand dedicati all’artigianato tipico locale e ai prodotti d’eccellenza del territorio. Applausi anche ai relatori che, in una sala consiliare fiorita dalle gardenie provenienti dai giardini dell’intera provincia, hanno coniugato le unicità, le bellezze, e la storia del territorio attraverso il suo fiore simbolo.

“Impegno politico e volontà di rilancio della bellezza artistica e culturale del territorio – ha sottolineato il sindaco di Capua Carmine Antropoli – partendo proprio da Capua, eletta dai Romani regina dell’“otium” dedicato alle attività culturali che si alternava al “negotium” delle attività politiche”.

Fulcro della giornata la presentazione “Iconografie dell’abate Berlese”, con la voce e il carisma del professore Giuseppe Guadagno, delegato della Società Italiana Camelie, che ha illustrato la storia del documento attraverso testi e tavole originali della prima metà dell’800.

L’efficacia delle strategie poste in essere sia per la diffusione della camelia come messaggera di bellezza che parte dal Giardino Inglese di Caserta, sia per le sollecitazioni rivolte ai visitatori tese a stimolare la conoscenza del fiore attraverso i sensi, sono state analizzate dagli interventi dell’architetto Maria Rosaria Iacono, consigliera nazionale di Italia Nostra, e della biologa Addolorata Peduto della Soprintendenza di Caserta.

Luce sulle eccellenze che il mondo del volontariato e del no profit rappresenta in Terra di Lavoro nelle parole della professoressa Maria Antonietta Sbordone del dipartimento Ideas della Sun e membro del direttivo Adi Campania. Un lavoro silente quello che da qualche mese a Capua ha un nome in più: Casa di Alice.

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