Napoli, 18enne ucciso per “sgarro” ad una ragazza

di Redazione

 NAPOLI. Il diciottenne incensurato Carmine Cristiano Mantice è stato ucciso l’altra notte a Napoli con modalità che hanno della vera e propria esecuzione.

Un solo colpo al petto (a meno che, sottolineano gli investigatori, chi ha sparato non abbia alzato troppo il tiro uccidendo, invece di lasciare solo un avvertimento al giovane). L’ipotesi formulata fin dall’inizio è stata quella della pista privata, del delitto passionale.

Il giovane, studente di un istituto tecnico, è orfano di padre. La mamma si arrangia con lavori saltuari. La sua è una famiglia considerata di gente per bene. Secondo una circostanza che si sta approfondendo in queste ore, il diciottenne avrebbe riallacciato negli ultimi tempi una relazione con una ex fidanzata legata però attualmente a un giovane vicino a un clan.

L’omicidio sarebbe stato dunque la conseguenza di questo “sgarro” compiuto a un rampollo vicino a qualche cosca. Mantice stava rincasando alle 2.30, in via Giacomo Profumo, nella zona di San Carlo Arena, insieme con due amici. Improvvisamente è arrivato uno scooter con due giovani a bordo, a volto scoperto. Quello di dietro si è alzato sui pedali e ha sparato il colpo diretto al diciottenne. Inutile il tentativo di trasporto all’ospedale Loreto Mare.

La polizia ha sentito i due giovani amici della vittima dai quali non sarebbero arrivati contributi finora utili, anche perchè la zona era completamente al buio o forse anche perché non conoscevano i due sicari. Il lavoro investigativo tende comunque a fare luce su tutti i rapporti del giovane e non esclude al momento altre piste, quale quella ad esempio di qualche litigio.

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