NAPOLI. Dalla caduta del governo Berlusconi, alle recenti voci su una sua definitiva uscita dalla scena politica nazionale, nel Pdl campano si è aperta una guerra tra bande per chi dovrà ricoprire lincarico di leader regionale lasciato da Nicola Cosentino.
Luscita dellex sottosegretario, che ha contato per anni sulla protezione istituzionale dellex premier, ricambiato poi in termini elettorali, ha scatenato la corsa alla successione provocando una frattura tra i rappresentanti locali del partito. In particolare tra ex An e uomini del Pdl. A mettere altro pepe ci hanno pensato poi la scorsa settimana lattuale reggente del partito, il commissario Francesco Nitto Palma, e il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, che si sono contraddistinti per un botta e risposta a mezzo stampa dai toni decisamente aspri. Le facce, le espressioni degli esponenti di partito riuniti in congresso sabato mattina al teatro Mediterraneo della mostra doltremare non fanno presagire nulla di pacifico. Soprattutto gli strani capannelli tra i tanti candidati in corsa alla poltrona di segretario regionale.
In apertura del congresso cittadino del Pdl a Napoli, ci ha pensato Denis Verdini a scaldare subito la platea: Al presidente della giunta regionale chiedo di ricordare da dove viene e che anche lui fa parte di questo partito. E non si può sciupare la bella vittoria conquistata nel 2010. Così Verdini ha preso posizione sullo scambio di battute intercorso in questi giorni tra il governatore Caldoro e il commissario Palma. In questi giorni ha ricordato Verdini ci sono state fibrillazioni tra il governatore Caldoro e il Pdl che io non voglio drammatizzare. Nitto Palma ha proseguito Verdini ha le spalle, anche senza la esse, per risolvere la questione e sono certo che affidando la discussione al commissario troveremo una soluzione a questo problema ricordando a tutti ha concluso Verdini che siamo ancora partito di maggioranza al Senato. Lascio a Nitto Palma la soluzione del problema.
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