CASERTA. Una joint venture tra esponenti della mafia foggiana e del clan dei Casalesi per la stampa di banconote false da 20 euro.
E quella al centro delloperazione, eseguita dalla Guardia di Finanza, che lunedì mattina, a Foggia, ha portato allarresto di dieci persone accusate di falsificazione di moneta, furto e ricettazione.
Le indagini sono state coordinate dalla capo della procura della Dda (Direzione distrettuale antimafia) di Bari, Antonio Laudati, dal sostituto Giuseppe Gatti e dai sostituti Francesco Giannella e Michele Ruggiero della procura di Trani. Secondo gli inquirenti, sarebbero stati i casalesi ad appaltare la realizzazione dei falsi ai foggiani.
Linchiesta ha fatto venire alla luce i rapporti daffari fra gli esponenti del clan dei Casalesi, rappresentati da Angelo DErrico, parente del noto boss Luigi Venosa, soprannominato Giggin o Cucchiere, e quelli della mafia del capoluogo dauno capeggiata da Savino Ariostini e Massimiliano Cassitti.
Il gruppo si sarebbe occupato anche del furto di rame della Ferrovie dello Stato e della relativa rivendita. Oltre agli arresti, le fiamme gialle hanno eseguito sequestri per 1,5 milioni di euro.