Appalti polo tecnologico: il Riesame scarcera alcuni imputati

di Redazione

 NAPOLI.Scarcerati dal Riesame alcuni degli indagati nell’inchiesta sugli appalti truccati per la sede del Cnr a Napoli.

Ottengono gli arresti domiciliari l’ingegner Carlo Coppola, il presidente del consorzio infrastrutture culturali di Caserta, Lorenzo Amodeo, e il capo ufficio tecnico del Provveditorato di Napoli, Angelo Palazzo. L’ordinanza è stata del tutto annullata, invece, per Pasquale Pedana, consigliere dell’Unione sindacati autonomi. Resta in carcere Carlo Romano, considerato dalla Procura di Napoli il “capo della cricca”.

Lo scorso 20 febbraio otto persone, tra imprenditori e funzionari e dirigenti del Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche della Campania e Molise, furono arrestate dai carabinieri del Noe con l’accusa di corruzione aggravata. I provvedimenti di custodia cautelare, emessi dal gip di Napoli Egle Pilla, su richiesta del pm Antonello Ardituro, rientrano in un’inchiesta sull’appalto per la realizzazione della sede del polo tecnologico del Centro Nazionale Ricerche da realizzarsi a Napoli, nel quartiere Fuorigrotta.

Le indagini nascono da un’inchiesta sull’appalto per la discarica di Chiaiano. Centrale è la figura di uno degli arrestati, Carlo Romano, il quale, secondo gli inquirenti,aveva la funzione di fare da mediatore tra un gruppo di imprenditori e funzionari e dirigenti del Provveditorato alle Opere Pubbliche di Campania e Molise. Per l’appalto relativo al Polo tecnologico di Fuorigrotta, il mediatore avrebbe ricevuto un compenso di 20mila euro, cinquemila dei quali sono stati sequestrati dai carabinieri. Dall’indagine è emerso, tra l’altro, che un gruppo di dirigenti del Provveditorato che tramava per spodestare il Provveditore alle Opere Pubbliche, Giovanni Guglielmi, e sostituirlo con uno degli arrestati.

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