Parco Via Atellana: 250mila euro e niente apertura

di Nicola Rosselli

 AVERSA. 250mila euro di fondi europei. Tanto è costato alla collettività il parco, ultimato da tre anni, ma mai aperto, ubicato alla periferia orientale della città, in via Atellana, già intitolato al regista aversano Ninì Grassia.

Per la maggioranza di centrodestra una vera e propria gatta da pelare, visto che non lo si riesce a rendere fruibile ai cittadini senza un apparente motivo, considerato che lo stesso primo cittadino Domenico Ciaramella ha fornito nel tempo, troppo, trascorso dall’ultimazione diverse versioni sul perché della mancata apertura, dalle difficoltà di allaccio alla rete elettrica dovuta all’Enel all’impossibilità di aprire senza che l’area a verde fosse affidata ad un soggetto, anche associazione che ne curasse l’integrità.

Sulla vicenda si è espresso anche il dirigente democratico Francesco Del Franco che ha dichiarato: “Come tutto il resto dell’amministrazione Ciaramella anche la gestione degli spazi pubblici di verde attrezzato è stata lasciata al caso ed evidentemente agli interessi politico/personalistici di questa maggioranza”. Nel caso specifico, poi, Del Franco sottolinea: “C’è qualcosa che non va e che l’amministrazione non ha il coraggio di palesare. Chiediamo al sindaco ed all’assessore al ramo di rendere pubblico tutto l’incartamento burocratico riferito a questo parco di via Atellana e di chiarire ai cittadini il vero stato dell’arte di questa iniziativa incompiuta”. Insomma, questo parco inizia a divenire, di fatto, una vera e propria pietra dello scandalo, che vede l’amministrazione Ciaramella incapace, impotente di aprire all’utilizzo degli aversani una splendida area verde pronta da tempo, senza un motivo apparente. Da parte sua il primo cittadino continua ad affermare laconicamente che “il parco aprirà dopo la manutenzione straordinaria per la cui esecuzione è partita la gara di appalto. Non so se riuscirò ad inaugurarlo prima che finisca questa consiliatura”.

In verità, non va meglio nemmeno al “fratello” del Parco Grassia, il Parco Antonio Balsamo (musicista aversano contemporaneo), ubicato in via Luca Giordano. Entrambi realizzati grazie ai fondi europei del Programma Urban, con ben cinquecentomila euro, i due parchi sono sorti su altrettante aree standard alla periferia sud, in via Luca Giordano, nei pressi della parrocchia di Santa Teresa del Bambino Gesù, ed orientale, su via Atellana, proprio confinante con il ponte ferroviario detto “di Gricignano”. Mentre per il primo, i cancelli continuano ad essere incomprensibilmente chiusi al pubblico, il secondo era stato aperto lo scorso anno e solo qualche giorno fa affidato alle guardie zoofile. Da due giorni è stato di nuovo chiuso senza una motivazione apparente. C’è chi parla di problemi di sicurezza e di misure nel settore non rispettate.

Sull’argomento, però, l’assessore Luciano Luciano rassicura: “Pur non trattandosi di un settore di mia competenza posso dire che siamo di fronte a lavori di manutenzione ordinaria, domani, sabato, il parco riaprirà i battenti”. Sempre in merito al Parco Balsamo, si registra anche l’intervento del sindaco Ciaramella che ha dichiarato: “Avevamo affidato la guardiania di quest’area ad un’associazione di anziani, che, però, non è riuscita nell’intento, tanto che ci erano stati segnalati episodi poco piacevoli. Ora con l’affidamento alle guardie zoofile, l’ospitalità offerta a varie specie animali tra cui anitre e tartarughe, stiamo effettuando una manutenzione ordinaria per dare il via a questo nuovo corso”.

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