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AVERSA. Cari amici e colleghi della Consulta dei Diversamente Abili, non posso fare a meno di parteciparvi la mia incredulità nellapprendere dalla stampa le dimissioni dellAssessore allo Sport Romilda Balivo.
Dicevo incredulità, ma forse devo aggiungere anche costernazione e delusione, poiché sia in qualità di semplice cittadino che in qualità di rappresentante di associazioni, sono certo che la cittadinanza dovrà privarsi di una delle sue migliori espressioni di efficienza politico-amministrativa.
Chi mi conosce, sa anche che, da quando ho perso la vista, mi sono dedicato, con passione ed impegno, alla causa della disabilità in senso lato, confrontandomi costantemente con tutte le Amministrazioni che si sono avvicendate, per promuovere una cultura dellinclusione e della dignità sociale dei cittadini più svantaggiati. Questo solo per dirvi che, forse come molti di voi,ho maturato una certa esperienza che mi ha insegnato a riconoscere la deplorevole inerzia o il meritevole impegno degli amministratori che ci governano.
Voi tutti siete testimoni che, dopo anni di parziale indifferenza o di mediocri interventi, finalmente, da circa tre anni a questa parte, lAmministrazione Comunale ha cominciato ad aprirsi ad un dialogo con le associazioni di settore e a mostrarsi concretamente più responsabile rispetto ai suoi doveri istituzionali rivolti a migliorare la qualità di vita dei cittadini diversamente abili.
Così comè giusto criticare e contestare, nel rispetto di criteri di obiettività e con lonestà intellettuale di non essere condizionati dalle proprie convinzioni politiche, bisogna anche avere il coraggio morale e civile di riconoscere limpegno serio e professionale di certi amministratori.
In particolare, mi riferisco allAssessore Lanzetta e allAssessore Balivo che, ognuno per le proprie competenze, hanno saputo accogliere le nostre istanze ed insieme hanno dato una significativa spinta propulsiva, in sinergia con le associazioni e i cittadini, per onorare i loro mandati a vantaggio della comunità.
Cio premesso, vorrei focalizzare lattenzione sulla sincera ammirazione, stima e fiducia che, progressivamente, la dottoressa Romilda Balivo si è saputa conquistare e meritare da parte di cittadini ed associazioni che hanno avuto modo di confrontarsi con il suo impegno civile, ma soprattutto con la sua semplicità e generosità umana.
Gli aspetti che la valorizzano ancora di più sono sicuramente la sua determinazione e la sua versatilità che le hanno consentito di potersi occupare, con competenza ed efficienza, di vari rami amministrativi, dallurbanistica al patrimonio e dalle pari opportunità allo sport, senza mai perdere di vista i risvolti connessi alle problematiche dei diversamente abili e del disagio sociale in generale. Nei diversi settori, tecnici o assessorili, in cui le hanno dato la possibilità dintervenire, si è sempre espressa con soluzioni creative ed innovative, con un riscontro positivo da parte delle diverse utenze cittadine con le quali ha interagito.
Non dimentichiamoci, inoltre, che, senza togliere meriti al dr. Lanzetta, linfaticabile Romilda ha condiviso in pieno la nostra determinazione per la costituzione della Consulta delle Persone Diversamente Abili, sostenendoci e supportandoci tecnicamente e politicamente lungo il farraginoso iter amministrativo.
Con lei abbiamo già realizzato due edizioni annuali di sport per disabili e, persino, noi ciechi possiamo vantare loriginale primato in Provincia di Caserta di poter praticare lo show down (ping pong per non vedenti).
Con lentusiasmo giovanile di Romilda, con il suo senso di responsabilità civile, con la sua correttezza deontologica e con la sua consapevole dignità di essere al servizio del cittadino, abbiamo indubbiamente perso unalleata preziosa per il perseguimento più immediato dei nostri irrinunciabili obiettivi sociali.
Adesso, vorrei capire quale perversa logica politica decreta, per ordine di scuderia, lingiusta capitolazione di colei che meglio e più brillantemente non avrebbe potuto rappresentare la sua fedele appartenenza partitica.
Sia ben chiaro, questo mio intervento non ha nessuna intenzione propagandistica pre-elettorale, poiché, innanzitutto sarebbe una palese scorrettezza e, tra laltro, personalmente, non certo come rappresentante di associazione, sono di diversa estrazione ideologica, ma un profondo senso di ingiustizia e un dovere di onestà e lealtà, minduce ad esprimere la mia indignazione per certe contraddizioni politiche e per incomprensibili squalificanti dinamiche di partito.
Per chiudere, voglio esternare la mia stima e la mia riconoscenza civile per colei che, nellumiltà della sua giovane esperienza, ci ha saputo democraticamente coinvolgere in un governo partecipato della città e, concludo, augurandole sinceramente di realizzare tutte le sue aspettative di donna e di persona impegnata nel sociale.
Nel ringraziarvi per lattenzione prestatami e senza alcuna pretesa di vostra condivisione a questo mio personale intervento, porgo a tutti i miei più cordiali saluti.
Marco Olivetti