Terzo congresso Giovani Democratici: Calabrò segretario

di Redazione

CalabròSANTA MARIA CV. Di Nardo presidente. Responsabilità, protagonismo e rispetto le chiavi del futuro. Nella giornata di sabato 25 si è celebrato il terzo congresso dei Giovani Democratici di Santa Maria Capua Vetere.

Una nuova festa che rinnova gli organi dirigenti della giovanile del Partito Democratico, che conta in città più di cento iscritti. L’assemblea dei simpatizzanti e dei militanti del movimento giovanile ha ospitato la presenza e il saluto dei maggiori esponenti del Pd, tra cui l’avvocato Giuseppe Stellato, capogruppo Pd in Provincia di Caserta e il vicesindaco della città Antonio Scirocco, di Antonella Pepe, candidata alla segreteria regionale dei Gd e di Pasquale Stellato, segretario uscente e candidato alla segreteria provinciale dei Gd. L’assise ha eletto all’unanimità Giovanni Calabrò per la carica di segretario cittadino, e Francesco Rosario Di Nardo per la carica di presidente.

“Il terzo anno della nostra esistenza” esordisce il neo segretario Calabrò “è l’anno dell’assestamento. Il passato ci ha portato a farci riconoscere come un’entità politica: adesso bisogna lavorare per mantenere le aspettative che la città continua a confidare in noi”. “Dopo l’esperienza che ci ha portato ad essere protagonisti durante le scorse amministrative non possiamo esimerci dal dovere di guardare all’amministrazione comunale attraverso il confronto all’interno del Partito Democratico, primo partito della maggioranza che sostiene il Sindaco Di Muro. Questo è un compito che i Giovani Democratici svolgeranno con la responsabilità di essere critici e costruttivi e con il rispetto delle posizioni”.

Nella mozione presentata da Calabrò si parla essenzialmente di Santa Maria Capua Vetere: città “da rendere più vivibile attraverso la tutela, la salvaguardia e la perfezione dei servizi esistenti già in città e l’incentivo di quelli nuovi”. La città che i Gd vogliono è una città in cui venga “tutelato il patrimonio storicoe il diritto alla salute, attraverso la conservazione dell’ospedale e combattendo qualsiasi tipo di soluzione regionale alla crisi rifiuti utilizzata per costruire mostri ecologici nel nostro territorio”. Una città “che sappia rispondere alle esigenze dei cittadini e degli esercenti, che sia stimolata nel commercio e nella costruzione di aree verdi, che abbia un piano del colore e che possa, attraverso la conoscenza della propria storia, essere ascoltata e vitale”.

Il congresso funge anche da palcoscenico per la presentazione di un invito ai magistrati italiani a non lasciare il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere per altre destinazioni: “Un appello a magistrati coraggiosi e responsabili che vogliono lottare per l’affermazione della giustizia in un territorio che confida nella speranza di ritornare “Terra di Lavoro e di Storia” e non essere alla ribalta della cronache per essere terra ad abuso della criminalità organizzata”.

“Con questo nuovo corso” aggiunge il presidente Di Nardo “ci auguriamo di continuare il progetto intrapreso. Focalizzeremo la nostra attenzione su idee e proposte atte a migliorare la vita giovanile, e non solo, in un contesto complesso. Insomma, faremo da tramite tra cittadinanza e amministrazione locale , per spronare quest’ultima a dare risposte dirette e concrete alle esigenze della popolazione, non dimenticandoci le promesse fatte in campagna elettorale”.

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