Melorio, assemblea pubblica per salvare l’ospedale

di Redazione

 SANTA MARIA CV. Il depauperamento dell’ospedale Melorio è un problema che riguarda tutti, non solo i sammaritani.

Questo è il messaggio emerso dall’assemblea pubblica tenutasi ieri sera nel Salone degli Specchi del Teatro Garibaldi. La riunione, indetta dal sindaco Di Muro, ha voluto mettere al corrente la popolazione e chiederne la solidarietà circa la battaglia per la sopravvivenza del presidio ospedaliero cittadino, che l’amministrazione sta portando avanti. Il problema s’inquadra nella spinosa questione della politica regionale in materia di salute pubblica. e come questa sia molte volte subordinata a necessità economica che in Campania impongono un piano di rientro finanziario e tagli anche ai servizi essenziali.

Lo scopo del governo sammaritano è evitare il continuo impoverimento dell’ospedale cittadino non accettando ulteriori tagli al personale, potenziando il pronto soccorso, realizzando il trasferimento del reparto oculistico da Capua ed il ritorno di ortopedia. A questi, si aggiungono necessariamente il ripristino di un punto nascite e soprattutto la realizzazioni dei 120 posti letto per le degenze.

Soltanto la realizzazione di questi obiettivi potrà rendere nuovamente produttivo un presidio ospedaliero che, nonostante tutte le difficoltà ,continua ad essere indispensabile non solo per la zona del Distretto Sanitario 21, ma per tutta la provincia.

L’importanza della questione non solo ha richiesto la partecipazione popolare, che è avvenuta in maniera massiccia, ma anche di membri istituzionali provinciali e regionali. Molti dei quali non hanno accolto l’invito, altri invece, come i rappresentanti dell’amministrazione di Giano Vetusto ed il sindaco di Macerata Campania Munno, hanno aderito mostrando vivo interesse. Questi infatti, percepiscono la querelle per il Melorio, una “battaglia di territorio”, vista l’importanza per i paesi limitrofi del nosocomio sammaritano nell’ottica di un’efficiente assistenza sanitaria locale.

La necessità di una riduzione, ma anche un’ottimizzazione delle risorse economiche in tema sanitario, è percepito anche dai Rappresentanti sindacali degli operatori sanitari. Questi hanno denunciato la concentrazione di risorse sui distretti Na1 e Salerno, ed in tal senso vanno viste le dismissioni dei nosocomi di Capua e Teano, che andrà a mettere in pericolo il diritto alla salute degli abitanti del “basso Volturno”.

Il consigliere regionale campano, Edoardo Giordano, ha illustrato che la situazione di commissariamento della sanità campana non permette alcun aumento di spesa. Nonostante ciò, il mantenimento del Melorio deve essere una priorità. Se i nosocomi di Aversa e Marcianise molte volte tamponano le esigenze napoletane, Santa Maria è cruciale per decomprimere l’utenza casertana.

L’iniziativa dell’amministrazione, che pretende di avere un ruolo da protagonista in un tavolo di trattativa con l’ Asl, ha ottenuto altresì il sostegno della cittadinanza che spontaneamente si è riunito attorno al “Comitato per la Salute pubblica a Santa Maria” di cui l’avvocato Frezza si è fatto promotore e che è pronto a denunciare qualsiasi provvedimento iniquo che minacci il diritto alla salute.

L’avvocato Stellato, prossimo, si dice, a rientrare nella compagine governativa, ha analizzato la questione Melorio dal punto di vista legale. “E’ troppo facile speculare sull’improduttività del nostro nosocomio, se si continua a distrarre fondi ad esso destinati.- ha dichiarato il penalista – Noi chiediamo il rispetto di ciò che è previsto nel Piano Sanitario Regionale(come i 120 posti letto). Si tratta di una battaglia che deve essere fatta da tutti i campani, perché in gioco c’è il diritto di tutti”.

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