Tarsu, il centrosinistra: “Basta con le demagogie”

di Redazione

 ORTA DI ATELLA. In merito alla questione della tassa dei rifiuti solidi urbani, siamo costretti, nostro malgrado, ancora una volta a chiarire le inesattezze e le bugie prodotte da questa maggioranza.

Un “Avviso Pubblico” a firma di ben 11 consiglieri comunali che contiene solo falsa propaganda politica, per di più a spese dei contribuenti. Teniamo in ogni modo a precisare che, in occasione dei consigli comunali susseguitisi in materia economico finanziaria (Bilancio, riequilibrio e assestamento), abbiamo sempre evidenziato le discrepanze in materia, sottolineando che, a fronte di un servizio che non funziona, il nostro comune registrava le tariffe più alte d’Italia.

Ovviamente, la maggioranza, compatta, senza prendere in alcuna considerazione le nostre proposte, seppur risicata ad appena 11 voti favorevoli, continua imperterrita nel martoriare i cittadini contribuenti. A fronte di un reale aumento della tariffa da parte dell’Ente Provinciale, c’è da chiarire che lo stesso ente ha provveduto a stilare una tabella per quei comuni più meritevoli che avrebbero raggiunto il 35% nel primo anno ed il 50%per il secondo di raccolta differenziata.

Al raggiungimento di tali soglie ci sarebbe stato un considerevole abbassamento della quota da pagare da parte dei cittadini. Orta di Atella, grazie all’“efficienza” della sua maggioranza, oggi si attesta su una percentuale di differenziata che si aggira intorno al 14% e quindi ben lontana dai parametri dettati dalla Provincia. Se a ciò si aggiunge la chiara volontà a non voler procedere ad un accertamento accurato di quel famoso 40% di popolazione che non è proprio iscritta a ruolo, ecco che si individuano chiaramente ed oggettivamente le responsabilità della tariffa più alta d’Italia.

È inutile continuare a dire che la colpa è della Provincia. Ci dovrebbero spiegare perché fra i 104 comuni di Terra di Lavoro, solo Orta di Atella registra tale aumento. In un paese civile con una maggioranza “pensante”, si sarebbe messo in discussione l’operato dell’assessore al ramo che non ha raggiunto nessun risultato. Ma, è chiaro, si parlava di una paese civile dove valgono le regole democratiche della dialettica politica, Aldilà di ogni ragionevole disquisizione, resta il problema dei cittadini, che si ritrovano ancora una volta a pagare tributi enormi a fronte di servizi inesistenti. Pertanto, invitiamo ancora una volta questa maggioranza a farla finita con le demagogie costruite su castelli di sabbia.

I segretari politici di Pd (Domenico Iovinella), Udc (Mario Vozza), Psi (Angelo Cervone), Rifondazione Comunista (Salvatore D’Ambrosio); i consiglieri comunali Gianfranco Piccirillo, Giuseppe Roseto, Giuseppe Rega, Michele Di Micco, Salvatore Del Prete

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