L’opposizione: “Che facce di bronzo!”

di Redazione

 ORTA DI ATELLA. È un dato inconfutabile ormai che l’attuale maggioranza di governo cittadino è arrivata al capolinea.

Una Maggioranza solo istituzionale sostenuta da tante sigle riconducibili a pochissimi personaggi, senza colore ne connotazione politica, “arricchita” di arrivisti senza scrupoli, continuamente pronti ad elemosinare qualche spicciolo al loro “padrone”, sempre vigili nelle spartizioni di posti di lavoro, che, seppur bocciati dall’elettorato, non hanno disprezzato di cambiare ben 5 partiti in appena un anno pur di salire immediatamente sul carro del “fantomatico” vincitore. È ormai evidente a tutti chi è il vero fallito. Ora è giunto il momento di gridare basta!
basta con questi attacchi ignobili e sempre più violenti, ai consiglieri di opposizione che svolgono solo la loro sacrosanta funzione istituzionale. Basta con il voler procedere comunque e ovunque nel perpetrare illegittimità amministrative per cercare di coprire illegittimità pregresse. Soprattutto, però, è arrivato il momento di gridare basta continuare a prendere in giro la cittadinanza con false promesse e “scarico” di responsabilità.

I consiglieri comunali di opposizione hanno semplicemente presentato una legittima mozione di sfiducia al Sindaco Brancaccio per il volontario e reiterato compimento, nell’esercizio delle proprie funzioni, di gravi e persistenti atti amministrativi contrari all’interesse generale nonché alla legislazione statale.

Siamo convinti, infatti, che non possono essere risolte le scottanti problematiche in materia urbanistica con ulteriori illegittimità amministrative. In questo modo si pregiudica solo ulteriormente e irrimediabilmente la grave situazione di tanti cittadini e forze imprenditoriali che hanno investito i loro risparmi ad Orta di Atella. Ed anche l’interrogazione parlamentare sottoscritta da nove deputati del Partito Democratico va in questa direzione. Pare che si voglia fare come gli struzzi!

Diventa inutile ed effettivamente ripetitivo ricordare che le responsabilità di quanto avvenuto negli ultimi quindici anni di gestione politica ed amministrativa possono essere “sintetizzate”, senza sorta di smentita, nelle mani di un unico individuo: Angelo Brancaccio!

È la sua gestione del potere fine a se stesso che ha portato al rilascio di centinaia di concessioni risultate poi illegittime. Ora vuole ripetere la stessa cosa: offrire “strumenti normativi” (delibere illegittime) con cui dare l’illusione di aver risolto le spinose questioni. Ecco perché siamo obbligati a lanciare l’allarme. Abbiamo l’obbligo morale e il dovere politico di “denunciare” che si continua a prendere in giro i cittadini.

È inutile, inoltre, agitare lo “spauracchio” della commissione prefettizia. Se ciò dovesse avvenire, la responsabilità sarebbe esclusivamente di chi non vuole prendere atto del totale fallimento di un progetto scadente, becero e mortificante per l’intero territorio, portato avanti da una classe dirigente che non può rappresentare un processo di concertazione istituzionale idoneo alla soluzione reale e, soprattutto, legale delle innumerevoli problematiche.

C’è il modo per evitare un nuovo commissariamento: le dimissioni del sindaco favorirebbero un ricorso immediato alle urne, evitando, così, la venuta della commissione. Non facciamo proclami o appelli alla “difesa della bastiglia”: il 6 e 7 maggio 2012 ridiamo la parola ai cittadini!

Domenico Iovinella (segretario Pd) Mario Vozza (segretario Udc) Angelo Cervone (segretario Psi) Salvatore D’Ambrosio (segretario Rif.Comunista)

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