L’opposizione a Brancaccio: “Il solito squallido teatrino”

di Redazione

Il gruppo di opposizioneORTA DI ATELLA. Il documento a firma del sindaco Brancaccio (apparso anche su “Pupia.Tv” il 04/02/2012) è l’ennesima riprova di quanto “bassa” e “misera” sia divenuta ormai la politica nel nostro territorio, …

… ostaggio di personaggi in cerca esclusivamente di interessi e ricchezze personali e mai di idee, opere ed azioni utili alla collettività. Un’infima polemica inventata di sana pianta solo per distogliere l’attenzione da azioni politiche ed amministrative giuste ed indispensabili: l’interrogazione parlamentare e lamozione di sfiducia al Sindaco per il volontario e reiterato compimento, nell’esercizio delle proprie funzioni, di gravi e persistenti atti amministrativi contrari all’interesse generale nonché alla legislazione statale.

È tutto inutile, caro sindaco, perché i tuoi metodi astrusi e le tue “farneticazioni” sono patrimonio di tutti i cittadini, ormai pure stanchi ed avviliti del tuo modo di fare e della tua inutilità sul piano politico ed amministrativo. In ogni modo, se eventualmente, caro sindaco, volessi dare sostanza ai tuoi fantasiosi quanto improbabili “rigurgiti” di legalità e di giustizia, sei invitato a recarti alle autorità competenti per denunciare eventuali fatti e circostanze, penalmente rilevanti, che vedrebbero coinvolti i consiglieri comunali di opposizione. Noi, da onesti cittadini, così facciamo!

Condanniamo, proprio per questo, con la massima determinazione il linguaggio violento e minaccioso utilizzato dal “primo” cittadino, il quale, sì, vigliaccamente, non si è nemmeno sottratto dal coinvolgere, nel suo vergognoso “momento di gloria”, figli e famiglie, stimate e perbene, dei consiglieri comunali di opposizione. Non abbiamo alcun timore o problema a confrontarci nelle sedi istituzionali o nelle piazze sugli ultimi quindici anni di vita politico-amministrativa di Orta di Atella.
Saranno queste le occasioni per documentare il popolo su chi, come e quando ha distrutto un intero territorio ed impoverito le casse comunali a danno di tutta la comunità. Potremmo inoltre confrontarci, come afferma Brancaccio, su quanti hanno bilanci familiari in deficit e su quanti, invece, grazie alla politica ed alla illegalità, hanno accumulato enormi ricchezze personali, soprattutto immobiliari.
Alcune precisazioni, però, vanno immediatamente fatte!

È nella normalità delle cose, caro Sindaco, che la stragrande maggioranza dei cittadini, compresi tanti consiglieri comunali, sono “costretti” a fare tanti sacrifici e spesso a vivere una condizione lavorativa precaria, fra mille difficoltà, per mettere a tavola un “piatto di lenticchie”. Questa è una cosa che fa onore! Non è nelle corde mentali di tutti, infatti, sfruttare opportunità poco dignitose per elevare il proprio tenore di vita e approfittare del proprio ruolo politico ed istituzionale per arricchirsi tanto da potersi permettere vacanze da “nababbo” al “Quisisana” di Capri e continue cene e pranzi da “Giuseppone” e “Zi Teresa”!

No, caro Sindaco, ricordati sempre che chi vive onestamente senza rubare non è mai un fallito!

Diventa inutile, quindi, sfoggiare un vittimismo pietoso ed ingiustificato senza rendersi conto che ormai è noto a tutti i cittadini la vera storia politica ed amministrativa degli ultimi 15 anni. Una storia che inesorabilmente ha lasciato in eredità solo la distruzione totale di un paese sotto il profilo urbanistico, sociale, economico e culturale.

Non è certamente il “primo” cittadino nelle condizioni di poter dare lezioni di legalità e di moralità e a nulla serve inveire contro i rappresentanti dell’opposizione perché è ben nota ai più la storia personale politica e professionale di tutti, sindaco compreso. Stesso discorso per lo scambio di voti. Ci vuole veramente una faccia tosta! Dove non c’è progetto politico, caro sindaco, c’è il clientelismo, e di politico il suo progetto non ha mai rappresentato nulla! Diventa, altresì, ridicolo ed infantile l’attacco sconsiderato nei confronti dei tecnici e delle forze imprenditoriali del paese che non hanno minimamente beneficiato, in termini lavorativi, dell’immensa ricchezza che è transitata sul nostro territorio perché, come è noto anche ai bambini e, soprattutto, come è “scritto” anche in altre sedi, su questo territorio “non si è mossa e non si muove foglia senza il volere del primo cittadino” e, certamente, non sempre con metodi lineari, democratici e tesi all’interesse del territorio.

Noi consiglieri di opposizione vogliamo solo cogliere questa occasione per ribadire ai nostri concittadini, ai quali chiediamo con forza di unirsi a noi, che la nostra determinazione e il nostro impegno non sono da leggere assolutamente come contrapposizione personalistica verso chicchessia ma semplicemente come una battaglia di libertà e di rinascita per il nostro Paese che si ritrova a vivere, come è ben noto a tutti, una situazione di emergenza gravissima in tutti i campi.

È fin troppo evidente, oramai, che il riscatto di Orta di Atella passa inevitabilmente attraverso le dimissioni del Sindaco e il ritorno veloce alle urne.

I consiglieri comunali di opposizione: Carlo Cioffi, Salvatore Del Prete, Michele De Micco, Ermanno Guido, Stefano Minichino, Francesco Piccirillo, Giuseppe Rega e Giuseppe Roseto.

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