Recale, Cruna denuncia la gestione “casalinga” degli spazi pubblici

di Redazione

Michele LascoRECALE. È con grande delusione che Cruna ha appreso della decisione del sindaco di Recale, Americo Porfidia, di destinare dei locali dell’ex edificio scolastico “Ugo Foscolo” a un’associazione di Curti.

“Nutriamo profondo rispetto – esordisce Michele Lasco, portavoce degli ambientalisti – verso chiunque operi nel campo del volontariato e del sociale. Qui non è in discussione il valore del sodalizio che sarà ospitato a Recale. Ciò che di questa scelta fa discutere è il totale disprezzo delle realtà locali. Il disinteresse verso quel tessuto connettivo fatto di associazioni, comitati, gruppi, che, spesso svolgendo un ruolo di supplenza delle istituzioni, lavora ogni giorno al benessere della nostra comunità. Pensiamo agli scout, agli oratori e a tanti altri. Compresa Cruna, che dal 2003 si batte per la tutela del territorio, dell’ambiente e del cittadino e l’eco delle sue attività è giunta fino alla Commissione Europea”.

“Sconcerta, poi – prosegue Lasco -, il deficit di trasparenza che avvolge questa vicenda. È mai possibile che il sindaco Porfidia non abbia pensato a un avviso pubblico per informare i cittadini e raccogliere eventuali disponibilità a occupare quegli spazi pubblici? È mai possibile che il sindaco Porfidia non abbia pensato, quantomeno, a interpellare i sodalizi di Recale prima di concedere quei locali a un’associazione di un altro Comune? La nostra sensazione è che, ancora una volta, il governo della nostra città si sia lasciato sopraffare da una gestione ‘casalinga’ del bene comune e dalla vecchia logica di dividere tra buoni e cattivi e tra pro e contro, dimostrando di non capire che il volontariato, quello vero, è fuori dai recinti della politica e ha per fine solo il raggiungimento degli obiettivi sociali”.

Nell’attesa che la giunta si ravveda e revochi la delibera di assegnazione, Cruna lancia un invito a tutti i gruppi del territorio: “È giunto il momento – conclude Lasco – di sedersi a un tavolo e di gettare le basi per la nascere il Forum delle associazioni. Abbiamo bisogno di unire le voci, affinché chi deve sentire non accampi problemi di udito”.

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