“Le(g)Ali al Sud”: Magi incontra i ragazzi del San Giovanni Bosco

di Redazione

Raffaello MagiPORTICO. Si terrà martedì 28 febbraio, alle ore 10, all’Istituto comprensivo “San Giovanni Bosco”, il dibattito incentrato sulle figure di don Peppe Diana e don Pino Puglisi.

Questo incontro sarà il momento culminante del percorso di legalità che i ragazzi del preside Falco hanno intrapreso nell’ambito del Pon C3 “Le(g)ali al sud, un progetto per la legalità in ogni scuola” realizzato con finanziamenti dell’Unione Europe. La festa della legalità nella scuola di Portico, gemellata con l’Istituto comprensivo “Milani” di Caivano e l’Istituto Comprensivo “Stroffolini” di Casapulla, potrà vantare ospiti di spicco. Primo tra tutti il magistrato estensore della storica sentenza del processo “Spartacus”, dottor Raffaello Magi, accompagnato nel racconto dell’esperienza di “legalità attiva” dal comandante della carabinieri di Santa Maria Capua Vetere, capitano Vincenzo Carpino, e dal presidente della cooperativa sociale “Agropoli” e fondatore della Nco, Peppe Pagano.

Gli alunni hanno avuto la possibilità già dall’anno scorso di approfondire la figura di don Giuseppe Diana, il sacerdote casalese ucciso dalla mafia nella sua chiesa; visitando i luoghi, le terre e finanche la sua casa dove mamma Iolanda e il compianto papà Gennaro diedero commossa testimonianza del loro Giuseppe. Quel sacerdote sui generis che portava i ragazzi allo stadio e li toglieva dalla strada, “Per amore del mio popolo” non ha taciuto la prepotenza e la tirannia della mafia. Così ha fatto don Pino Puglisi nel quartiere popolare di Brancaccio, dove il suo amore per il territorio lo spinse a chiamare “gli uomini d’onore” ad uscire alla luce del sole, a parlare, a spiegarsi, a conoscere i motivi che li spingevano ad ostacolare chi tentava di educare i loro figli alla legalità. Due sacerdoti accomunati dall’interpretazione della missione evangelica che non può prescindere dalla lotta alla sopraffazione,dall’incontro con i deboli, dall’inconciliabilità del messaggio cristiano con quello del terrore mafioso. Eroi per caso, come Falcone, Borsellino, Siani, Impastato e tutti quelli che nella loro vita si sono ritrovati a lottare per la giustizia fino a morire per essa, e che gli studenti di Portico hanno imparato a conoscere negli anni precedenti.

Il progetto pluriennale di legalità attiva ha visto la partecipazione assidua degli studenti alle attività extra-scolastiche, sotto la guida dei docenti Maria Rosaria Clemente, Palma Piccerillo, Gilda Santorsola, Caterina Martone, Rosa De Novellis e Gaetano Di Sivo; coordinati dal direttore amministrativo Francesco Saputo. Per il buon esito del percorso l’istituto si è avvalso della preziosa collaborazione dei tutor di Libera e Unicef, i cui rappresentanti provinciali saranno presenti alla manifestazione. Il giudice Magi e gli altri ospiti si troveranno ad affrontare una bella sfida nel rispondere alle domande ed a saziare la fame di conoscenza che i ragazzi mostreranno nel dibattito. Questo sarà preceduto dalla presentazione dei lavori svolti e dall’esibizione del coro “Arcobaleno”, diretto dalla professoressa Anna Tescione.

In fondo, come sta cercando di fare il “preside della legalità”, il professor Falco, dal suo arrivo al San Giovanni Bosco, questa è la nuova sfida che la scuola di oggi si trova ad affrontare: educare i giovani a seguire la norma non per semplice imposizione, ma far sì che i valori della dignità e della giustizia siano percepiti come imprescindibili per diventare cittadini e, soprattutto, uomini migliori.

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