Cioffi: “Se io fossi un amministratore…”

di Redazione

Alessandro CioffiMADDALONI. Leggendo un articolo sui vari apparentamenti, ed ascoltando i “rumors”, ci si rende conto che nulla, o quasi, è cambiato.

Sempre gli stessi nomi. Sarà strategia, sarà timore di bruciarsi, ma nessuna new entry s’intravede all’orizzonte. Che so, qualche figura dal forte carisma, di ottima cultura e perché no che sappia il fatto suo. Circondata magari da un team di giovani, che non abbiano nulla da temere dall’attuale classe politica calatina, e che siano avversi ad ogni forma di compromesso.

Ma, caro (e)lettore, ti sei mai chiesto cosa faresti, se tu fossi un amministratore? Tutti siamo pronti a puntare il dito, senza mai provare a mettersi dall’altra parte ed immaginare: ma io, che cosa farei al suo posto? Provo a proporre qualche idea. In primo luogo, proverei a ridare voce e forza al Centro Commerciale Naturale; un’associazione di commercianti maddalonesi che contando su appositi contributi della Camera di Commercio di Caserta, potrebbe far rinascere il commercio a Maddaloni, unitamente a tutte le già qualificate attività culturali, sportive e ricreative. Abbandonerei per un attimo la sponsorizzazione di manifestazioni “modello concertino”, senza nulla togliere a quanti si prodigano per far vivere comunque la nostra cittadina, per andare verso la ricerca di un turismo più culturale: la civiltà di un popolo, si misura dal grado di cultura dei propri cittadini.

Per il decoro urbano, proverei a ridare viabilità alle tante strade dissestate o far restaurare le facciate degli edifici, magari con una partecipazione comunale, di sponsor; chiedendo alle imprese locali di offrire prezzi agevolati. Tutte le ditte avrebbero modo di lavorare, prestando la propria opera. Creerei borse lavoro cui affidare la manutenzione del verde. Oppure darei le aree in gestione a privati, che potrebbero tenerle in ordine e sfruttarne così gli spazi per eventuali pubblicità. Meglio ancora, le affiderei ai nonni, linfa vitale di ogni famiglia.

Organizzerei degli incontri magari trimestrali con l’intera cittadinanza. Io amministratore avrei modo di condividere con la collettività lo stato dei miei progetti, le mie difficoltà, i miei successi. Instaurerei un dialogo costruttivo con le parti avverse; con chi mi ha eletto ma anche con chi non l’ha fatto. Chiederei a chi mi sta intorno di comportarsi come la ruota dentata del meccanismo di precisione di un orologio. Ciascuna che compie il suo moto costante, senza mai rallentare o accelerare: sempre e comunque. Tutte con l’unico scopo, di far funzionare un sistema quasi perfetto, senza ricatti politici.

Eviterei gli sprechi. Promuoverei la socializzazione e l’utilizzo delle nuove tecnologie. Mi preoccuperei degli anziani, dei bambini, di chi è solo. Incontrerei sicuramente mille difficoltà. Ma ci proverei! S’i’ fosse foco, arderei ‘l mondo”.

Alessandro Cioffi, presidenteCivitas è…” – Maddaloni

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